food
14 Novembre 2025
Un percorso intrapreso nel 2016 quello di Dr. Schär, che valuta rigorosamente fornitori e audit in loco per migliorare gli standard di qualità e benessere animale lungo tutta la filiera. Oggi, l’azienda ha raggiunto un traguardo importante: tutte le uova utilizzate nei suoi siti produttivi a livello globale provengono esclusivamente da allevamenti a terra.
Parliamo di un risultato che conferma l’impegno di lunga data di Dr. Schär per un approvvigionamento responsabile, spesso anticipando normative locali e tendenze di mercato. Le uova provenienti da allevamenti cage-free consentono alle galline di esprimere comportamenti naturali, migliorando il loro benessere e favorendo una gestione più responsabile delle risorse e dell’ambiente.
In Europa, tuttavia, i progressi rimangono disomogenei. Mentre alcuni Paesi come Germania, Austria, Svezia, Paesi Bassi e Slovenia registrano risultati particolarmente positivi, l’Italia si colloca appena sotto la media europea del 38,1% di galline allevate in gabbie arricchite, come consentito dalla direttiva 1999/74/Ce. Per promuovere, quindi, ulteriori miglioramenti, la Commissione europea sta valutando un aggiornamento legislativo - previsto entro la fine del 2026 - che potrebbe introdurre un divieto completo di tutti i sistemi a gabbia.
Anticipando questi cambiamenti, nel 2016 Dr. Schär ha esteso la transizione alle uova da allevamenti senza gabbie anche in Paesi in cui non era ancora la norma. Attraverso anni di implementazione graduale, collaborazione con i fornitori e audit continui, questo obiettivo è ora pienamente realizzato: entro la fine di novembre 2025, tutte le uova utilizzate nei siti produttivi dell’azienda per la realizzazione di alimenti senza glutine e per la nutrizione speciale proverranno esclusivamente da allevamenti a terra. «Raggiungere l’utilizzo esclusivo di uova provenienti da allevamenti senza gabbie in tutti i nostri siti rappresenta un traguardo fondamentale nella visione di Dr. Schär - dichiara Hannes Berger, Ceo di Dr. Schär -. Non si tratta solo di un risultato produttivo, ma di un impegno concreto verso un futuro più sostenibile, che coniuga qualità, benessere animale e responsabilità nei confronti dei nostri consumatori. Continueremo a innovare e a guidare la filiera, dimostrando che sostenibilità e qualità possono andare di pari passo».
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