bevande
13 Ottobre 2022Un format più unico che raro. Un ristorante cocktail bar, ma anche uno spazio multifunzionale che miscela food, vino, drink, arte, auto, natura. Mettendo insieme passione, collezionismo, ospitalità e ristorazione di alto livello. Ecco The Box a Origgio, a pochi km da Milano. Creato nel 2020 dalla famiglia Milini accanto all'officina Valvole in Testa, specializzata nel restauro d'auto d'epoca, ospita innanzi tutto, al piano terra, Olio: un elegante ristorante di pesce con terrazza e cucina a vista, regno di Andrea Marinelli, uno di quegli chef che non accettano compromessi di fronte alla qualità. Del resto, non si può dire che i prezzi siano "popolari", ma certamente sono adeguati al livello della proposta food, della carta dei vini e del servizio di sala.
Ma all'interno di Olio c'è anche una zona bistrot-lounge bar, con una carta food ad hoc, più abbordabile ma non per questo meno ricercata e di qualità, abbinata a una drink list studiata appositamente per abbinarsi ai piatti. E poi l'arte, dicevamo: alle pareti sono esposte infatti opere di pittori contemporanei (fra i quali, fra l'altro, l'ex cabarettista Francesco Salvi), mentre negli spazi esterni fanno mostra di sé le sculture di Giacinto Bosco.
[ngg_images source="galleries" container_ids="410" display_type="photocrati-nextgen_basic_imagebrowser" ajax_pagination="0" order_by="sortorder" order_direction="ASC" returns="included" maximum_entity_count="500"]Olio è un format unico. Lo si capisce immediatamente aggirandosi fra i tavoli dove, a rotazione, sono esposte alcune delle vetture storiche della collezione Milini. E che vetture: ai più appassionati non sfuggono, fra le altre, alcuni esemplari decisamente rari. Ma non è certo finita qui: salendo al primo piano, accanto a uno spazio per eventi privati e aziendali, ecco la sala che ospita proprio la collezione permanente di auto d'epoca della famiglia.
Non è tutto. Perché The Box non finisce di stupire nemmeno all'esterno, dove ci si trova a passeggiare in un orto che produce alcune delle materie prime utilizzate in cucina (più km zero di così...) fino a imbattersi nella serra, dove ad attirare la nostra attenzione, più delle piante, è una seconda raccolta di auto, in questo caso un po' meno antiche (dagli anni Sessanta in poi) ma non per questo meno interessanti.
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