17 Settembre 2014
“Cibo è cultura”: è cavalcando questo slogan che il caffè letterario Cibo per la mente aveva aperto i battenti sull’isola di Taranto vecchia poco meno di due anni fa. Una coraggiosa iniziativa imprenditoriale tutta al femminile di cui Mixer aveva già parlato a suo tempo. Oggi Pane e cultura torna sull’argomento, tracciando un bilancio sul primo periodo di attività.
Il Cibo per la mente, locale a due luci affacciato sulla via principale del centro storico di Taranto, un’area a lungo priva di pubblici esercizi rilevanti e oggi in via di riqualificazione, è aperto da mattina a notte. Serve colazioni, pranzi, merende e aperitivi, e a partire dal pomeriggio ospita con grande frequenza eventi di vario tipo. Libri, giornali e collegamento wifi a disposizione degli avventori contribuiscono a creare un’atmosfera tipicamente da caffè letterario, col cliente che si sente invogliato ad attardarsi e a fruire il locale come un luogo in cui trascorrere del tempo, anziché limitarsi a consumare. L’ambientazione delle tre piccole sale è giocata sul contrasto – comunque sobrio, non smaccato – fra la natura storica dello spazio (pietra nuda, archi e volte) ed elementi d’arredo moderni (le librerie nelle nicchie alle pareti, il banco).
Al Cibo per la mente tutti i piatti sono preparati al momento: cibi surgelati e precotti sono messi al bando. “L’idea di fare cultura con il cibo resta al centro della nostra idea di locale” spiega Barbara Lacitignola, una delle fondatrici. “I clienti diurni – soprattutto professori universitari e impiegati degli uffici nei dintorni – hanno avuto inizialmente qualche resistenza, ma ora hanno capito la nostra filosofia”.
In serata si battono soprattutto scontrini di bevande, mentre gli eventi più frequenti sono i dj set di qualità, i concerti acustici, le presentazioni di libri, le mostre, le cene a tema, ma non mancano avvenimenti più insoliti come quiz e performance di disegnatori. “Gli eventi che vanno meglio sono le cene e i concerti” spiega Claudia Lacitignola. “Ci siamo rese conto che bisogna sempre organizzare qualche evento per attirare la clientela. Questo perchè non siamo propriamente in un luogo di passaggio e di passeggio”.
La cultura quindi è un valore aggiunto? “Sì, può esserlo”, prosegue Claudia, “anche se certi eventi, come le presentazioni dei libri, sono difficilissimi da spingere. Però anche la musica, grazie a Dio, è cultura, e i concerti vanno bene. Ma pure in quel caso funzionano soprattutto le realtà ben conosciute a livello locale, mentre con le proposte meno note, indipendentemente dalla qualità, si fa molta fatica. Forse non si ha abbastanza curiosità verso il nuovo”.
Cibo per la mente
Via Duomo 237-239, Taranto
PANE E CULTURA
Una rubrica di Giuliano Pavone
A chi dice che con la cultura non si mangia rispondiamo proponendo settimanalmente un’esperienza che mette in relazione in modo profittevole e innovativo il mondo della cultura e dello spettacolo da un lato e quello del pubblico esercizio dall’altro. Format, eventi, libri e personaggi per cibare il corpo e la mente.
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