pubblici esercizi

11 Giugno 2019

Addio alla plastica monouso nei pubblici esercizi

di Chiara Bandini


Addio alla plastica monouso nei pubblici esercizi

L’Europa ha deciso: entro il 2021 la plastica “usa e getta” sarà bandita dai Paesi aderenti. Il giro di vite, recentemente approvato dall’aula di Strasburgo con numeri schiaccianti (571 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astensioni), metterà di fatto fuori legge molti prodotti in plastica considerati inquinanti. E imporrà così una revisione nella scelta delle attrezzature utilizzate in molti locali della ristorazione.

LE IMPLICAZIONI PER I GESTORI…
La normativa prescrive infatti che prodotti monouso come bicchieri, posate, piatti, cannucce e contenitori per alimenti siano fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili. Ma non solo. Il testo prevede anche che entro il 2025 sia ridotto del 25% il consumo dei prodotti in plastica per i quali non esistono alternative. E tra questi, figurano, per esempio, le scatole monouso per hamburger e panini, e i contenitori alimentari per frutta e verdura, dessert o gelati. Per gli operatori della ristorazione si delinea insomma un piccola rivoluzione. Che, poi, tanto piccola probabilmente non sarà, se è vero che alcune importanti insegne hanno già iniziato a muovere i primi, concreti passi nella direzione dell’adeguamento alle nuove norme, in linea peraltro con una prospettiva globale che spesso travalica i confini del Vecchio Continente. Qualche esempio? Starbucks ha annunciato l’eliminazione delle cannucce in plastica da tutti i suoi locali nel mondo entro il 2020. Il che, tradotto in numeri, significa modificare la fornitura di oltre 1 miliardo di pezzi all’anno.  McDonald’s ha anticipato la stessa decisione già a partire dallo scorso settembre, ma solo in alcuni mercati. “Si tratta di un progetto pilota – informa l’azienda –. Se avrà esito positivo, potrà essere sicuramente esteso ad altri Paesi”. In autunno, le stesse due compagnie, strette in un’inaspettata alleanza, hanno lanciato il concorso NextGen Cup Challenge dedicato alla creazione di un bicchiere, comprensivo di cannuccia e coperchio, completamente riciclabile. I vincitori potranno entrare in un programma di accelerazione di sei mesi ricevendo finanziamenti fino a un milione di dollari. Una cifra che la dice lunga circa l’importanza dell’iniziativa.

[caption id="attachment_158519" align="aligncenter" width="640"] La Reserve Roastery di Starbucks a Milano è in grado di riciclare tutte le tazze di caffè raccolte nel negozio. Inoltre offre uno sconto di 30 centesimi ai chi porta la propria tazza o bicchiere per la consumazione.[/caption]

E va detto che questa rappresenta solo la punta dell’iceberg dell’attività promossa dalle due multinazionali in tema di abolizione della plastica nel packaging.Il concorso – fanno sapere da McDonald’s – si deve inserire nel progetto, annunciato lo scorso febbraio, attraverso il quale la compagnia intende arrivare ad utilizzare entro il 2025 packaging proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, riciclate o certificate. Un traguardo ambizioso, che in Italia è già realtà, cui si affianca anche l’obiettivo di rendere autonomi nel riciclaggio del packaging tutti i ristoranti dell’insegna, sempre nell’arco dei prossimi 6 anni. Nella stessa prospettiva si pongono anche le mosse della catena diretta da Howard Schultz, che ha già destinato ben 10 milioni di dollari alla collaborazione con Closed Loop Partners per lo sviluppo di tazze e bicchieri realizzati con materiali più sostenibili. Un impegno globale – precisa la multinazionale – che intende stimolare le industrie affinché propongano soluzioni a lungo termine, capaci di affrontare il problema della scarsa riciclabilità delle stoviglie per il caffè, utilizzate in larga scala dai player del settore. Certo, si potrebbe pensare che Starbucks e McDonald’s rappresentino casi isolati. Così non è. Un’altra conferma viene da Ikea, che ha annunciato di voler eliminare, a partire dall’1 gennaio 2020, cannucce, tazze, posate, piatti, palette per le bevande realizzate in plastica nei ristoranti, nei bistrot e nei caffè in 29 mercati. L’azienda svedese si è quindi data un anno di tempo, nel quale la divisione food avrà il compito di esplorare differenti opzioni per migliorare l’utilizzo dei prodotti monouso. Sotto la lente – informa Ikea – c’è l’introduzione di tazze per bevande calde e fredde, vassoi, posate e cannucce in carta. Ma l’elenco di chi ha già annunciato una stretta nell’utilizzo della plastica, non si ferma qui: nella lista, infatti, figurano anche Pret a Manger, Costa e Dunkin’ Dunuts. E i nomi potrebbero presto aumentare.

[caption id="attachment_158521" align="aligncenter" width="640"] PLASTIC FREE: PIACE A 9 ITALIANI SU 10 Lo dimostrano i dati resi noti da Deliveroo: negli ultimi sei mesi il 91% dei consumatori nazionali ha scelto l’opzione “No posate”, dando risposta positiva alla campagna lanciata dalla piattaforma per la riduzione dell’uso della plastica.[/caption]

… E QUELLE PER LE AZIENDE DEL BEVERAGE
I riflessi del provvedimento comunitario non toccheranno tuttavia soltanto la gestione dei locali, ma anche l’attività dei fornitori, in particolare, quella delle aziende del beverage. Stando alla nuova normativa, infatti, entro il 2025 gli Stati membri saranno chiamati a raccogliere e riciclare il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande. E da qui, le strategie già annunciate dai colossi del settore. PepsiCo ha reso noto che entro il 2030 utilizzerà il 50% di plastica riciclata nella realizzazione delle proprie bottiglie in tutta l’Unione Europea, con uno step intermedio del 45% entro il 2025. Così facendo, l’azienda aumenterà di oltre tre volte l’attuale soglia. Altrettanto sostenuti i ritmi prefissati ad Atlanta da The Coca-Cola Company che ha annunciato il suo nuovo approccio al packaging, prefiggendosi a livello globale il raggiungimento della vendita di confezioni 100% riciclabili entro il 2025 e del loro completo riciclo entro il 2030. La strada insomma pare tracciata: le norme ci sono, i piani di intervento della ristorazione e delle imprese iniziano a prendere forma. I prossimi due anni serviranno a calare l’impalcatura teorica nella realtà, interessando tanti i grandi player, quanto i locali più piccoli. I gestori sono avvisati.

TAG: NORMATIVE,STOVIGLIE,RICICLO,PLASTICA,IKEA,PUBBLICO ESERCIZIO,IMPRENDITORIA,MIXER 313,PLASTICA MONOUSO

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

11/07/2025

Nordés, brand galiziano di gin premium, è da oggi il primo gin premium sul mercato italiano a lanciare la sua versione Zero alcol. Ispirandosi alle botaniche della tradizione galiziana e al tocco...

11/07/2025

Da un lato la freschezza del cedro, dall’altro le note speziate e vivaci del peperoncino: un’unione che dà vita a un nuovo drink ispirato al territorio calabrese. Dopo aver celebrato...

11/07/2025

È Vincenzo Amorese il vincitore della settima edizione dell’Art of Italicus Aperitivo Challenge. Il bartender pugliese del Bad Company 1920 di Madrid si è...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

Un sondaggio realizzato da Sanbittèr ha individuato le dieci attività preferite in estate: si va dalla serata con gli amici a una corsetta al parco o una visita a una mostra, passando per una gita...


La Master Distiller Lesley Gracie ha firmato un nuovo gin: si tratta di Hendrick’s Oasium, edizione limitata ispirata a un’esperienza fuori dal comune: un viaggio nel deserto,...


Koskenkorva, brand finlandese distribuito in Italia da Compagnia dei Caraibi, guarda alle domande provenienti dal mondo della mixology e amplia la sua gamma con un nuovo formato pensato appositamente...


In merito ad alcune notizie recentemente apparse sui quotidiani riguardanti un contenzioso che coinvolge l’azienda statunitense Del Monte Foods Inc., Fresh Del Monte Produce Inc. (NYSE: FDP)...


C’è un ingegnere dietro l’esclusivo Yachting Club Porticciolo di Taranto. Gianluca Piotti, dopo aver lavorato per quasi 35 anni nell’ambito ingegneristico per multinazionali americane, ha...

A cura di Giulia Di Camillo


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top