pubblici esercizi
08 Maggio 2018
Dal 9 maggio scattano pesanti sanzioni pecuniarie, da 3.000 a 24.000 euro (sono previsti “sconti” fino a un terzo per le micro-imprese), introdotte dal decreto legislativo n. 231/2017, nel caso non vengano indicati per iscritto gli allergeni presenti negli alimenti somministrati e/o venduti in bar, ristoranti, agriturismi, ma anche gastronomie, rosticcerie, pizzerie per asporto e similari.
In pratica, ogni esercizio di somministrazione di alimenti e bevande deve dotarsi di un documento (“agenda degli allergeni”) che informi la clientela sulla presenza di uno o più dei 14 prodotti che possono generare allergie od intolleranze alimentari. Qualora, invece, si effettui la vendita per asporto di alimenti “non preimballati” vanno indicati tutti gli ingredienti, evidenziando gli eventuali allergeni presenti.
L’elenco degli allergeni, predisposto a livello europeo, comprende prodotti molto diffusi (come ad esempio il latte, le farine, la frutta a guscio), ma anche alimenti che c’entrano poco con le tradizioni gastronomiche del nostro Paese (come i lupini, la senape, il sesamo).
Come fare per mettersi in regola? L’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova suggerisce di utilizzare il programma messo a disposizione gratuitamente per i propri associati, utilizzabile direttamente online (con computer, tablet e perfino da smartphone) attraverso un “nome utente” e “password” che vengono forniti ai soci in regola con il versamento della quota associativa.
Tramite il semplice inserimento di poche informazioni (nome del piatto, “portata” e allergeni presenti, ed eventualmente gli ingredienti), in breve tempo è possibile realizzare la propria “agenda degli allergeni” che va stampata, fatta firmare dal personale aziendale e tenuta a disposizione di clientela e autorità per eventuali controlli.
L’APPE fornisce inoltre la cartellonistica prevista dalla normativa (Circolare del Ministero della Salute n. 6/2015) e una pratica e utile dispensa informativa di carattere medico-scientifico e normativo sulla gestione degli allergeni.
«Gli allergeni sono considerati “punto critico” ai sensi del Regolamento CE 852/2004 – sottolinea Filippo Segato, Segretario APPE – e, pertanto, è consigliabile aggiornare il proprio piano di autocontrollo HACCP, inserendo la parte relativa alla gestione degli stessi. Va poi posta attenzione sulla necessità dell’aggiornamento della formazione in materia igienico-sanitaria, che deve comprendere anche questo argomento nei corsi periodici di aggiornamento».
Per ottenere le credenziali per l’utilizzo del programma e per un eventuale supporto nella realizzazione dell’agenda degli allergeni, è sufficiente contattare la Segreteria APPE allo 049.7817222, email appe@appe.pd.it.
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