Anno nuovo vita nuova per i giochi. Ma neanche troppo. Come ormai tradizione vuole, la Manovra finanziaria che caratterizza la fine di ogni anno e traccia le linee guida per il paese all’inizio di quello nuovo, contiene una serie di misure sul gioco. Stavolta, però, gli interventi sul settore erano da considerare inevitabili, dovendo sistemare una serie di questioni in sospeso che richiedevano l’intervento del Legislatore. Prima su tutte, quella dei nulla osta di esercizio per le new slot: stando alla Legge di Stabilità 2016, a partire da gennaio 2018 non sarebbe più stato possibile installare le attuali slot, ma solo e unicamente gli apparecchi di nuova generazione, genericamente definiti “slot con attivazione da remoto”. Peccato però che, nonostante tale previsione normativa, i nuovi congegni non siano mai stati disciplinati e, quindi, la loro produzione non è ancora stata avviata: ergo, legge alla mano, senza una proroga dei termini, gli operatori non avrebbero più potuto installare slot, senza avere a disposizione la nuova tecnologia. Da qui la necessità di prorogare i termini, come ha fatto la Manovra 2018, spostando in avanti di un anno la scadenza. Ciò significa, quindi, che durante l’anno corrente verranno avviate le produzioni delle nuove macchine “da remoto” le quali, a partire dal 2019, verranno gradualmente introdotte sul mercato e, quindi, nei pubblici esercizi italiani, in sostituzione delle attuali. Tra le altre misure previste dalla Manovra, però, c’è anche l’introduzione (ai sensi dell’articolo 52-bis nel D.Lgs. n. 231 del 2007 in materia di antiriciclaggio), presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, di un registro dei distributori ed esercenti di gioco nel quale sono annotati, oltre ai dati volti alla loro identificazione, la tipologia e modalità dell’attività di gioco, i provvedimenti di estinzione del rapporto contrattuale (in caso del venir meno dei requisiti richiesti ovvero in caso di gravi infrazioni) e di sospensione emanati dal Ministero dell’economia e delle finanze. L’accesso al registro sarà consentito al Ministero dell’Economia, alla Guardia di finanza, alla Direzione Nazionale Antimafia) e alla Uif per l’esercizio delle rispettive competenze in materia di vigilanza e di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. L’accesso sarà inoltre consentito “alle Questure per l’esercizio delle funzioni di pubblica sicurezza e ai fini del rilascio delle licenze e titoli autorizzatori”. Sarà quindi un decreto attuativo a stabilire le modalità tecniche di alimentazione e di consultazione del registro. La stessa manovra, infine, stabilisce che gli enti locali dovranno adeguare le proprie normative in materia di gioco a quanto stabilito con l’intesa raggiunta in sede di Conferenza unificata lo scorso 7 settembre. Una soluzione ex lege per tentare di attuare il riordino del comparto giochi e superare le divisioni che continuano ad esserci tra governo centrale e Regioni.

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