ricerche

22 Gennaio 2018

Mixing in San Francisco: guadagni, costi e opportunità FOTO

di Nicole Cavazzuti


Mixing in San Francisco: guadagni, costi e opportunità FOTO

In questa puntata di Mixing in San Francisco a cura di Massimo Stronati, brand ambassador di Distilleria Rossi d’Angera e barmanager del Vina Enoteca, parliamo di quanto guadagna un barman a San Francisco, quanto costa la vita e come si fa ad aprire un locale.

Qual è la paga oraria media per un barman a San Francisco?
Dipende. A fare la differenza sono per esempio il tipo di locale e il genere d’impresa. Non è la stessa cosa lavorare per i bar degli hotel di lusso e per gli street cocktail bar.
Detto questo, a San Francisco il compenso medio varia dai 12 ai 15 dollari all’ora. Tenete conto che buona parte dello stipendio, però, deriva dalle mancie che nelle zone di maggiore passaggio e nei quartieri cool sono molto alte. Per chiarirmi: ci sono bartenders che con appena quattro giorni di servizio a settimana guadagnano 4 mila dollari al mese. E altri che lavorano tra le 12 e le 14 le ore al giorno per un compenso di ben 1000 dollari.

[ngg_images source="galleries" container_ids="230" display_type="photocrati-nextgen_basic_imagebrowser" ajax_pagination="0" order_by="sortorder" order_direction="ASC" returns="included" maximum_entity_count="500"]C’è consapevolezza dell’importanza del turno di riposo infrasettimanale?
Sì, più che in Italia. In genere un barman lavora cinque giorni a settimana e quasi mai più di sei giorni di fila, perché il sistema fiscale incoraggia le imprese a rispettare il turno di riposo infrasettimanale: al settimo giorno continuativo di servizio, infatti, il compenso raddoppia. Parliamo quindi di circa 25 dollari all’ora con conseguente incremento delle tasse per l’azienda. Non è tutto: ci sono diverse masterclass che insegnano ad affrontare il nostro lavoro, che qui è considerato logorante sia dal punto di vista fisico che mentale ...

È cara la vita a San Francisco?
Molto! San Francisco, la Bay Area e New York downtown sono tra le zone più care degli Stati Uniti. A incidere maggiormente sulle spese è l’affitto: vi dico solo che per un bilocale in un quartiere periferico si spendono almeno 3 mila dollari al mese. Non per niente è molto diffusa tra i giovani adulti la scelta di condividere l’appartamento. Un’altra voce importante è poi il cibo. Nonostante i prezzi delle materie prime varino da zona a zona, oltre che dal genere di negozio o supermercato, gli scontrini sono mediamente alti. Conseguenza non solo dei costi di trasporto di certi prodotti (come la frutta italiana), ma anche della diffusa tendenza a seguire un regime alimentare healthy food.

Come fa un imprenditore italiano ad aprire un locale a San Francisco?
Intanto, considerate che il permesso di residenza negli USA dura una decina d’anni (per i dettagli consultate il sito del governo americano) ma è revocabile: se si commettono reati civili o penali viene tolto velocemente.
Inoltre, chi arriva con un permesso turistico non può lavorare, ma ci sono moltissimi visti speciali pensati in base alle diverse peculiarità personali. Per chi vuole investire esistono visti come il B1 e E2 che permettono ai cittadini non americani di programmare e realizzare progetti imprenditoriali (ne esistono altri per l’import export) negli USA. Oltre a possedere i requisiti previsti dalla legge per ottenere i visti, chi volesse aprire un locale a San Francisco deve disporre di una buona base economica perché le spese da affrontare sono notevoli. Al netto degli affitti molto cari in tutte le zone, ci sono da considerare i costi per la alchol license e quelli per la costituzione legale e amministrativa della compagnia, senza scordare le spese per l’arredamento e le attrezzature. Anche i lavori di ristrutturazione sono più cari che in Italia: un operaio guadagna sui 100 dollari all’ora.

I temi della prossima puntata: meglio affittare o comprare un cocktail bar a San Francisco e perché? In quali zone è meglio avviare un’attività di cocktail bar? Parliamo di trend: il sustainable serve è davvero un’occasione di business?

TAG: MIXING IN THE WORLD,MIXING IN SAN FRANCISCO,MASSIMI STRONATI

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

18/12/2025

Il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026, ma da oggi la notizia è ufficiale. Illva Saronno Holding S.p.A., proprietaria dei marchi Disaronno e Tia Maria e degli storici...

18/12/2025

Il target ideale sono quei clienti il cui obiettivo punta in egual misura su qualità e velocità. Stiamo parlando di iHexagon di Rational, la new-entry dell'azienda tedesca che, dopo il...

17/12/2025

Acqua S.Bernardo prosegue il suo viaggio tra i luoghi simbolo del Paese e firma una nuova tappa della serie “Signature”, il percorso artistico che celebra le eccellenze italiane attraverso...

17/12/2025

Si chiama Gin London Dry – Sapori di Cortina l'ultima new entry della linea di distillati Cortina Spirits. Disponibile, come tutti gli altri spirits della collezione, nei cataloghi dei...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

Torna a Milano, dall’11 al 14 maggio 2026, la quinta edizione di Mixology Experience. Nato da un progetto di Bartender.it, dopo il successo dell'edizione 2025, la manifestazione si svolgerà...


GrosMarket investe sull'ammodernamento dei propri punti vendita per rispondere alle esigenze dei professionisti Horeca e investe in Lombardia con riqualificazione completa del punto vendita di...


illycaffè punta sul green e arricchisce la sua offerta con le nuove capsule compatibili Arabica Selection Brasile Cerrado Mineiro, il primo caffè proveniente da agricoltura rigenerativa e...


La cucina italiana entra nella storia e diventa patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. A deliberarlo, all'unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell'Unesco, che si è riunito a...


E' Jacopo Romano Nonis, bartender del Don’s Meat and Spirit di Roma, il vincitore della seconda edizione della Coppa Casoni,  la cocktail competition in collaborazione con BarTales che...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top