03 Ottobre 2014

Determinanti oppure no, le scuole per dj uniscono e dividono l'opinione pubblica più vicina al mondo delle discoteche e della produzione discografica che si occupa di musica elettronica. Queste le dichiarazioni di importanti rappresentanti del settore.
Dirty Vegas: “Ci sono alcune grandi scuole per dj nel mondo che vale la pena di prendere in considerazione. Noi collaboriamo con una negli Stati Uniti che si chiama Mmmmaven, dove si impara non solo a mixare i dischi e a utilizzare il mixer, seguire le tecniche, ma anche a usare Ableton Live in modo creativo, per poter realizzare i propri edit o anche produrre proprie inedite tracce”.
Sergio Mauri: “Io sono un autodidatta, uno che quando ha iniziato ha imparato tutto da solo guardando i dj più grandi di lui. La mia risposta è per certi versi di parte. Ben vengano comunque le scuole, magari per chi non ha la possibilità o il tempo materiale di fare tutto da solo”.
Danny Avila: “Naturalmente tutto ciò che aiuta è il benvenuto. Penso che finché la gente in questo modo, grazie a differenti docenti, possa seguire una moltitudine di strade, in modo anche che tutti non abbiano lo stesso stile e non suonino allo stesso modo. Bisogna poi commettere errori e analizzarli, per crescere e partecipare attivamente a una fase di processo evolutivo”.
Makj: “Ho sempre detto che è necessaria una scuola per una attenta educazione nella vita e per avere successo nel business che si desidera intraprendere. Sono favorevole alle scuole per dj”.
Retrohandz: “Crediamo che il miglior modo per diventare un buon dj sia ascoltare tanta musica facendosi una cultura globale e allenarsi molto. Le scuole possono essere il giusto input per un giovane alle prime armi che vuole avvicinarsi al mondo del djing, anche se riteniamo che sia comunque un'opzione collaterale”.
The Mode: “Per chiunque volesse imparare il djing e la produzione, è molto utile apprendere il tutto in una scuola specializzata. Se qualsiasi persona volesse intraprendere la carriera sia di dj sia di produttore a livello professionale la scuola è un valido talento, senza dimenticare tuttavia il talento che è in ognuno di noi. Molti non si rendono neppure conto quanto sia difficile la creazione musicale. Tutto il nostro rispetto va anche a chi ogni giorno dedica tutto se stesso all'auto apprendimento. Ricordiamoci che esistono anche dei piccoli genietti che in modo totalmente naturale nascono portati alle produzioni”.
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