caffè
05 Maggio 2016L’edizione speciale dell’Umami Coffee Camp in Colombia si è conclusa lo scorso 26 aprile. Ancora una volta, il “format Umami” ha dato la possibilità a un gruppo di venticinque operatori di visitare e lavorare nelle piantagioni del paese di produzione, affiancando l’esperienza sul campo ai percorsi formativi del Coffee Diploma System della SCAE (Speciality Coffee Association of Europe). Nel recente viaggio baristi, torrefattori e coffee lover, da Italia, Australia, Honduras e Germania, hanno esplorato in lungo e in largo la regione del Quindío.
Importante la partnership che Umami Area, associazione di Firenze impegnata nei corsi di formazione per il settore caffè, ha sigillato con la torrefazione Cafè Quindío, di proprietà della famiglia Moreno. Questa realtà produttiva è insediata ad Armenia, capitale del dipartimento e conta tre piantagioni e oltre trenta caffetterie sparse in tutto il Paese, il cui concept esprime la filosofia della qualità e la forte identità della tradizione colombiana. La neonata collaborazione tra Umami Area e Café Quindío - come annunciato durante la conferenza stampa in loco - ha portato alla progettazione di un piano di educazione sul caffè di qualità in Colombia che si svilupperà in quattro campus annuali. Chi vorrà vedere con i propri occhi l’origine del caffè, avrà quindi diverse occasioni da cogliere in futuro.
L’esperienza tra le piante di caffè - Nella recente edizione dell’Umami Coffee Camp il gruppo ha partecipato attivamente alla raccolta delle ciliegie mature di caffè nella piantagione Santa Lucia. Dalla selezione dei frutti migliori, hanno quindi potuto seguire il processo di lavorazione dei chicchi. L’esperienza si è conclusa con l’assaggio in tazza di diverse selezioni di caffè al fine di coglierne le diverse sfumature organolettiche. In un’altra piantagione, la finca El Lagrado, i partecipanti hanno visitato la coffee nursery, dove si assiste al processo di crescita delle piante di caffè, dalla semina ai primi 18 mesi di vita. Qui ognuno di loro ha piantato e dato un nome alla propria piantina. Successivamente il viaggio ha condotto il team Umami alla finca La Mina, i cui terreni hanno un’altitudine di 1400 ai 1900 metri slm e una densità di piante di caffè che va dalle 4000 alle 6000 per ettaro nelle varietà Castillo, Colombia, Bourbon giallo, Caturra e Geisha. In questo “beneficio” i raccoglitori colombiani possono ottenere dei bonus in termini monetari e non solo, in base alla qualità del proprio raccolto, che si aggira intorno ai 110-120 chili giornalieri. Tutti i giorni, le visite alle terre di produzione si sono alternate alle lezioni in aula, dove le classi hanno studiato con i formatori autorizzati per ottenere le certificazioni del Coffee Diploma System della SCAE su caffè verde, tostatura, analisi sensoriale e professione barista nei livelli base, intermedio e avanzato.
Tra le tante tappe del viaggio, i partecipanti hanno apprezzato la visita all’impianto Caravela Coffee, in cui hanno assistito alla selezionatura del caffè con tavole densimetriche e selezionatrici ottiche e al Parque Del Café, un vero e proprio parco tematico, tra natura e divertimento, dove è presente anche una rara specie botanica di caffè, la Liberica, longeva, robusta e rigogliosa tanto da poter raggiungere i 18 metri di altezza, con frutti e semi resistenti e grandi quasi il doppio rispetto a quelli dell’Arabica.
Andrej Godina, presidente di Umami Area dal giugno 2015, commenta così il cammino dell’associazione in conclusione dell’esperienza in Colombia: «Fino ad oggi abbiamo offerto una formazione a oltre duecento professionisti del settore, con tre viaggi internazionali in piantagione, quattro accordi di collaborazione internazionale e due progetti finanziati dall’Unione Europea». Un percorso, sviluppato per diffondere la cultura del caffè di qualità in Italia e in Europa, che si sta aprendo a nuovi progetti con attenzione particolare alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale. Uno dei prossimi appuntamenti sarà in Brasile dove Umami Area godrà della partnership della Fazenda de Esperanza, un progetto sociale che comprende settanta aziende agricole impegnate nel recupero sociale di ragazzi tossicodipendenti. Seguirà, in dicembre, una nuova edizione dell’Umami Coffee Campus in Honduras, in concomitanza all’acquisizione di una nuova piantagione di caffè specialty nel parco nazionale del Celaque, riconosciuto come patrimonio mondiale dell’UNESCO.
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