Nessuno può rispondere alle domande di più stringente attualità sul caffè se non chi davvero lavora tutto l'anno nelle piantagioni. Per questo Manuel Diaz, presidente della Conferenza Internazionale degli Arabica Naturali, è stato invitato in Italia dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) a spiegare cosa sta succedendo nei Paesi di produzione, quali sono le sfide che questi stanno affrontando e che quindi influenzeranno la qualità del nostro espresso in tazza. L'evento, patrocinato anche dall'Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac), è per il prossimo 26 febbraio 2015, dalle 9 alle 17 presso la sede di Coffeeteque by Vibiemme a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano.

[caption id="attachment_36725" align="alignleft" width="168"] Manuel Diaz[/caption]

Tante saranno quindi le domande sul tavolo, cui Manuel Diaz potrà dare una risposta in base alla sua lunga esperienza professionale e alla possibilità che ha di tastare il polso della situazione ogni giorno. Domande che riguardano la produzione: dove sono le nuove piantagioni, con quali varietà? Quali i nuovi sistemi di coltivazione? E quali sono le aree dove il caffè sta scomparendo? Quali sono le aree critiche per gli approvvigionamenti? Ma anche quesiti in merito al futuro dell’Arabica: è destinata ad aumentare o a diminuire? E sul Robusta ci sono novità? Più in generale come sta cambiando lavorazione dei naturali e dei lavati? E che futuro hanno i semilavati?

«Portare un esperto dalla caratura internazionale di Manuel Diaz in Italia rientra nella nostra filosofia di favorire la condivisione e la divulgazione di contenuti tecnici di qualità - afferma Luigi Odello, segretario generale dell'Istituto Nazionale Espresso Italiano -. Potere confrontarsi con una figura che lavora quotidianamente dal lato della produzione del caffè verde è un'opportunità importante per capire le dinamiche che segneranno il futuro prossimo anche del nostro espresso».

Per maggior informazioni, si può contattare Michela Beltrami all’indirizzo email michela.beltrami@assaggiatori.com, o al numero telefonico 030/397308.