spirits
19 Aprile 2024Unire le forze fra produttori e assaggiatori ANAG al fine di promuovere la grappa come distillato sostenibile ed esempio di economia circolare e nel contempo avvicinarlo al mondo femminile: è quanto emerso dalla tavola rotonda “Come cambia la comunicazione della grappa tra sostenibilità e nuove seduzioni”, organizzata in occasione di Vinitaly dalle Donne della Grappa ANAG negli spazi istituzionali della Regione Piemonte.
Ad arricchire l’appuntamento, presenziato dalla presidente nazionale ANAG Paola Soldi e moderato dalla coordinatrice delle Donne della Grappa ANAG Annamaria De Luca, sono stati gli interventi delle distillatrici Elena Borra (Distilleria Vieux Moulin) e Priscilla Occhipinti (Nannoni Grappe), del presidente del Consorzio Nazionale Grappa Nuccio Caffo e dell’esperto spirits & mixology Leonardo Pinto.
“Il racconto appassionato del lavoro in distilleria delle distillatrici ha consolidato l’importanza di un approccio sempre più consapevole alla grappa per valorizzare la sua tradizione, i suoi aromi e i suoi profumi, che la rendono unica e variegata in tutta Italia" ha detto Annamaria De Luca, coordinatrice delle Donne della Grappa ANAG, evidenziando come la grappa oggi si propone come un distillato sempre più morbido ed elegante rispetto al passato, e quindi capace di conquistare anche il mondo femminile.
A mettere in evidenza la grappa "sempre più donna" è stato anche Nuccio Caffo, presidente del Consorzio Nazionale Grappa, che ha dato importanza al lavoro delle Donne della Grappa ANAG per valorizzare l’impegno delle produttrici e l’apprezzamento delle consumatrici verso il distillato di bandiera, al centro di un momento di rilancio sul mercato nazionale e internazionale.
Caffo ha colto l'occasione anche per evidenziare la natura sostenibile della grappa, visto che la sua produzione parte dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto della produzione del vino, e si inserisce perfettamente nel ciclo produttivo che promuove la sostenibilità del settore vitivinicolo. "In questo contesto diventa importante rafforzare la sinergia fra produttori e assaggiatori per favorire una conoscenza sempre più forte e consapevole della grappa e del patrimonio culturale che si porta dietro da secoli, facendola emergere ancora di più nel mondo degli spirits” ha detto Caffo.
Un obiettivo condiviso anche da Leonardo Pinto, fra i maggiori esperti di rum e distillati, che ha approfondito invece il tema della comunicazione e l’importanza della mixology per promuovere un approccio consapevole alla grappa e al suo consumo verso un pubblico sempre più ampio.
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