fiere
05 Novembre 2018
Dopo il successo dello scorso anno torna a Pollenzo il corso per pizzaioli organizzato da Slow Food Italia, Università degli Studi di Pollenzo e Ferrarelle. Le lezioni, riservate a un massimo di 24 partecipanti, offrono un approfondimento completo su tutti gli aspetti della pizza seguendo l’approccio alla gastronomia e il concetto di qualità secondo Slow Food. «Il programma prevede lezioni di storia e cultura della pizza, ma anche una full immersion sui principi di dietetica e nutrizione e seminari di microbiologia», racconta Antonio Puzzi, curatore del volume Pizza. Una grande tradizione italiana di Slow Food Editore e manuale di riferimento del corso. Fondamentale l’excursus sulla qualità dei prodotti che concorrono alla realizzazione della pizza perfetta: non solo cereali e farine, con la visita a un mulino del cuneese, ma anche l’olio extravergine d’oliva, la mozzarella e il fondamentale ruolo del lievito nella preparazione dell’impasto, senza parlare delle lezioni di educazione sensoriale. «Non dare mai gli ingredienti per scontati: questo il più grande insegnamento che ho portato a casa dopo il corso», racconta Francesco Vitiello, giovane pizzaiolo di Casa Vitiello a Tuoro (Ce), che ha già alle spalle una lunga carriera. «L’apporto di agronomi, chimici e biologi mi ha davvero aperto gli occhi sulle sfumature a cui dobbiamo prestare attenzione per essere certi di dare al cliente sempre un prodotto di alta qualità».
«Grande novità di quest’edizione le cene in cui sperimentare originali abbinamenti con vini e birre, accompagnati dai curatori delle guide Osterie d’Italia e Slow Wine», continua Puzzi. Oltre a una lezione che aiuterà i pizzaioli a creare la propria carta, un focus sarà dedicato al mondo delle acque minerali: composizione, classificazione, degustazione, abbinamenti, proprietà e benefici dell’acqua minerale saranno oggetto di studio, per rimarcare l’importanza dello scegliere correttamente anche questa materia prima, fonte insostituibile di vita, alimentazione e salute.
«Il concetto di pizza sta vivendo un periodo di grande cambiamento, di evoluzione verso i gusti contemporanei e di rivalutazione, essendo ormai considerato come un “piatto della cucina italiana», aggiunge Massimiliano Prete, innovativo pizzaiolo di Sesto Gusto a Torino e docente del corso. «Credo ci sia ancora molto lavoro da fare, soprattutto nella ricerca e sviluppo legate al campo della fermentazione e dell’impiego di grani antichi. Ciò che più mi affascina è proprio questo andare verso il futuro attingendo dal passato e dalle tradizioni», conclude.
Ma non finisce qui: la prossima edizione del Pizza Culture è prevista a Riardo presso la sede di Ferrarelle, nel 2019.
Per info e iscrizioni clicca qui.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
05/12/2025
Fiori italiani, tecnica e una visione firmata Dom Carella. Ecco com’è davvero
A cura di Rossella De Stefano
05/12/2025
Si chiama Alba la nuova linea di refrigerazione pensata per i segmenti Food&Beverage e Horeca. Presentate in anteprima durante l'ultima edizione di Hostmilano - il lancio commerciale è...
05/12/2025
C'è anche Roberto Pierucci, ceo di RCR Cristalleria Italiana, tra i premiati dei CE Italian Awards 2025, co-organizzati da Business International – la Knowledge Unit di Fiera Milano SpA – e...
05/12/2025
È tutto pronto per l’ottava edizione del Trieste Coffee Experts, di cui Mixer sarà Media partner. La community del caffè sta per riunirsi presso il Savoia Excelsior Palace di Trieste per due...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy