bevande

24 Novembre 2017

Pranzo a domicilio: pizza e sushi per i professionisti food & beverage

di DALLE AZIENDE


Pranzo a domicilio: pizza e sushi per i professionisti food & beverage

La pausa pranzo è da sempre un momento irrinunciabile per i lavoratori italiani, in particolare per chi lavora nel mondo della ristorazione, alimentare e bevande, che vogliono viverla trascorrendo un momento piacevole sia da un punto di vista sociale sia per quanto riguarda le scelte alimentari. E proprio in relazione a questa forte attenzione a come ci si nutre durante il giorno e nelle ore di lavoro, il food delivery sta giocando un ruolo importante contribuendo a rendere la pausa pranzo un’esperienza divertente, facile da gestire e nel contempo sana. Just Eat, l’app leader di mercato per ordinare cibo a domicilio online in tutta Italia, registra infatti una crescita importante degli ordini a domicilio effettuati per il pranzo e dai luoghi di lavoro, pari al +137% rispetto allo scorso anno.

Professioni a confronto - Tra chi ordina a domicilio in pausa pranzo il 41% sono impiegati, il 18% liberi professionisti, il 33% studenti, dati significativi che confermano quanto il food delivery sia oggi una nuova abitudine di consumo non solo nella fascia serale ma anche dai luoghi di lavoro. In particolare, secondo l’Osservatorio sul Food Delivery elaborato da Just Eat Italia, gli esperti del food & beverage si posizionano al settimo posto tra le professioni che ordinano il pranzo a domicilio, privilegiando in particolare la pizza e in secondo luogo la cucina giapponese. Inoltre i professionisti dell’allimentare e bevande ordinano pizza per il 40% in più rispetto al mondo della bellezza.

Qui la classifica dei professionisti più attivi durante la pausa pranzo:

1. Sanitario
2. Commerciale
3. Digitale
4. Comunicazione e Marketing
5. Finanza e Amministrazione
6. Bancario
7. Food & Beverage
8. Design e Edilizia
9. Legale
10. Moda
11. Intrattenimento e Spettacolo
12. Estetica e Bellezza

Mediamente i lavoratori Millennial (26-35 anni) utilizzano di più il digital food delivery, a pari merito con la Y generation (entrambi rappresentano il 36%), seguiti dalla nuova generazione degli Xennial (36-45) con il 20% e dagli over 45 (8%). Analizzando le differenze tra uomo e donna, la quota rosa ordina a livelli decisamente superiori rispetto al sesso maschile il sushi (+107%) al primo posto, le insalate (+114%) al secondo, il cibo vegetariano (+167%) al terzo, e infine i dolci. Al contrario nella classifica delle preferenze maschili per il pranzo troviamo al primo posto i panini, al secondo gli hamburger e al terzo la pasta (+40% rispetto agli ordini femminili).

Frequenza e modalità di ordini in pausa pranzo - Tra le 15 città analizzate svettano in cima alla classifica di quelle in cui si ordina di più a pranzo Milano, Bologna, Roma, Torino e Genova, ma il trend cresce con ritmi particolarmente sostenuti in altre aree che si dimostrano invece come le città appunto più in crescita. In testa Pisa (+1186% ), ancora Bologna (+685% ), Brescia (+298%) e Catania (+222%) dove il cibo consegnato comodamente al desk sta registrando punte davvero importanti.

Il 36% ordina cibo a domicilio per pranzo mediamente 2-3 volte al mese, il 20% una volta a settimana e il 9% più di una volta a settimana. Chi invece non ordina a domicilio online a pranzo, dichiara nel 45% dei casi di preferire il tradizionale pranzo da casa, per i milanesi la “schiscetta”.
Ma a che ora si mangia tra un meeting un appuntamento o un lavoro da finire? Il 31% dei professionisti italiani ordina alle ore 12:00 per ricevere il pranzo con sicurezza per la pausa delle 13:00, una tendenza registrata soprattutto al Nord d’Italia come a Verona, Genova, Milano e Torino, mentre il 27% invia il proprio ordine tra le 13:00 e le 13:30, un’abitudine questa secondo un orario tipico del centro-sud in città come Palermo, Bari, Napoli e Catania.

Il 32% si fa consegnare il cibo per un gruppo di 3-4 colleghi per gustare in compagnia dei colleghi o con il proprio team il cibo preferito, il 27% ordina per se stesso in modo da ottimizzare i tempi delle attività della giornata lavorativa mangiando però ugualmente in modo sano e il 23% ordina per due persone per trascorrere la pausa pranzo con il collega più simpatico.

*Survey realizzata da Just Eat su oltre 16.000 utenti in 15 città italiane dal 1 gennaio al 1 novembre 2017 con analisi comparative sui dati 2016.

TAG: JUST EAT,FOOD DELIVERY,PRANZO A DOMICILIO

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