bevande

20 Settembre 2016

Ristorazione, l’importanza di guardare al domani

di Carmela Ignaccolo


Ristorazione, l’importanza di guardare al domani

Negli anni ’80 era la Milano da bere a “dettare legge”. Un po’ in tutta Italia. La Milano degli Yuppies del film di Vanzina e della canzone di Barbarossa, la Milano dei giovani rampanti, “esportati” concettualmente anche grazie alle parodie televisive, come quella ammiccante del Drive In o quella surreale dell’edonismo reaganiano di Roberto D’Agostino (in Quelli della notte), che andavano a satireggiare l’incosciente e inconsapevole euforia, generata dal boom economico di quegli anni. E in questo clima un po’ sopra le righe, dove l’apparenza giocava un ruolo primario e spesso dirimente nella rete dei rapporti sociali, «il ristorante - ricorda Italo Piccoli, docente di sociologia dei consumi alla Cattolica - era considerato un vero e proprio status symbol, un luogo di incontro per uomini d’affari, vip della moda, della finanza e dello spettacolo. Andare al ristorante non significava semplicemente “mangiare fuori”, ma frequentare “posti in” e trascorrere la serata con la “gente giusta” in “luoghi vetrina”. In linea di massima i ristoranti (tenga presente – ci tiene a precisare Piccoli – che il mio discorso si focalizza volutamente sui locali di fascia alta, “discendenti diretti” dei ristoranti di matrice francese, gestiti dai cuochi di Versailles) non erano a buon mercato (d’altro canto in molti potevano permetterseli a quei tempi). Puntavano su specialità italiane, sulla nouvelle cuisine e su una rinnovata cultura del vino (tragicamente messa in crisi, da lì a poco, dal vergognoso scandalo del metanolo. NdR)».

ANNI ’90, UNA SVOLTA30 anni 2

Poi «la deflagrazione - prosegue Piccoli - che porta il nome di Tangentopoli». Finisce la pacchia. Anche a causa dei contraccolpi economici di cui in varia misura risente tutto il sistema. «Il ristorante status symbol diventa un lusso e spesso, in quanto icona del decennio trascorso, anche veicolo di un’aura “disdicevole”. Sono in molti quelli che chiudono i battenti: altri preferiscono riconvertirsi in format più adeguati ai tempi». In effetti è proprio a metà degli anni ’90 che le occasioni di consumo cambiano con maggior decisione. Perché, per esempio, si diffonde la moda (che molto spesso è una necessità) di mangiar fuori, anche per pranzo. O anche perché la globalizzazione fa rapidamente il suo corso frammischiando usi, costumi, sapori e abitudini «e vengono alla ribalta i locali etnici o fusion».

IL DIVARIO

La platea dei consumatori si amplia, ma – contestualmente – la forbice tra ristoranti “alti” e ristorazione più cheap (catene commerciali comprese) comincia ad ampliarsi vistosamente. «Un po’ come succede nel fashion – commenta Piccoli –: da una parte la moda per tutti, dall’altra l’haute couture decisamente elitaria. Fenomeno inevitabile visto che la capacità di spesa è scesa drasticamente». Con il nuovo millennio questo gap si amplia ancora di più, complice l’ultima crisi che infierisce sulla classe media e scava il vuoto tra il lusso e il basic (di cui si fanno degni interpreti le formule del fast food e dell’all you can eat). E le spinte centrifughe, prima solo sottotraccia, assumono ora contorni sempre più netti. A partire, per esempio, dalla velocità nella fruizione dei pasti, che diventa un valore aggiunto funzionale al business e apprezzato dagli utenti: non a caso brunch, apericena e happy hour spopolano. Ma anche l’attenzione alla salubrità del cibo, al bio, al vegetariano condizionano fortemente scelte e proposte. E piacciono ai giovani. Perché è soprattutto a essi che ci si rivolge – come ricorda Piccoli – e per attirarli bisogna fare i conti con i loro gusti, il loro portafogli e le loro modalità di fruizione (sempre più social e iperconnesse).

Italo Bussoli, presidente Assofranchising: “un settore in continua crescita”

Luca Fumagalli (a.u. Dif): “ecco perché il franchising è una risorsa”

TAG: MIXER 286

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

15/12/2025

Cloud Dancer non solo è il Pantone del 2026, ma è anche il colore di Ginarte, etichetta che la distilleria romana Pallini propone per rendere speciali gli aperitivi e le serate delle prossime...

15/12/2025

Aicomlogic dà il via in Italia alla distribuzione in Italia di vorreimenu.it, la piattaforma “all-in-one” che ridefinisce il concetto di menù digitale, superando definitivamente il semplice QR...

15/12/2025

Costadoro S.p.A. comunica la scomparsa di Duccio Abbo, figura chiave nella storia e nello sviluppo dell’azienda torinese. Fondata nel 1890 al numero 10 di via Pietro Micca a Torino dal commendator...

15/12/2025

Dal 16 al 20 gennaio torna alla Fiera di Rimini Sigep Rimini. Con 1.300 brand e il +28% di espositori esteri da 45 Paesi, saranno presenti realtà provenienti da Germania, Spagna, Francia, Cina,...

 





Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

Il presidente di Bazzara e ideatore, insieme al fratello Mauro, del Trieste Coffee Experts, invitano a seguire in streaming l’ottava edizione del summit per non perdere gli interventi dei...


C'è anche Roberto Pierucci, ceo di RCR Cristalleria Italiana, tra i premiati dei CE Italian Awards 2025, co-organizzati da Business International – la Knowledge Unit di Fiera Milano SpA – e...


Si chiama Alba la nuova linea di refrigerazione pensata per i segmenti Food&Beverage e Horeca. Presentate in anteprima durante l'ultima edizione di Hostmilano - il lancio commerciale è...


È tutto pronto per l’ottava edizione del Trieste Coffee Experts, di cui Mixer sarà Media partner. La community del caffè sta per riunirsi presso il Savoia Excelsior Palace di Trieste per due...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San Giovanni...



È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top