FEB. MAR. 2014
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tiva italiana catering sul territorio di
Sardegna e Corsica. «Nonostante la
cultura sardaper i formaggi di pecora,
il Grana Padano è uno dei formag-
gi più acquistati e per quanto ne so,
viene utilizzato soprattutto ai tavoli
per condire i piatti.
Quanto al tipo di formato acquistato,
c’è chi preferisce prendere la forma
intera e chi invece i quarti o gli ot-
tavi (circa 4 chili), per gestirli più
facilmente. In ogni caso è davvero
molto apprezzato, compreso il grattu-
giato, in confezioni da chilo, pratiche
per il ristoratore perché di rapido
uso. Unica accortezza: conservare le
confezioni adeguatamente sigillate
in frigorifero».
Differente situazione inEmilia Roma-
gna, secondo Salsocarni di Salsomag-
giore: «Qui - dice Carolina Toscani,
contitolare dell’azienda - siamo nel
territorio di produzione del Parmi-
giano Reggiano, il preferito dalla ri-
storazione di zona. Ma basta avere
clienti che stanno a una quarantina di
chilometri di distanza e già notiamo
l’orientamento ad acquistare Grana
Padano, generalmente in tagli da 4-5
chili, un ottimo prodotto che ha an-
che un prezzo leggermente inferiore
rispetto al Parmigiano».
MARCHIO
Il marchio che identifica il Grana Padano Dop è una pic-
cola losanga impressa a fuoco sulle forme, una volta che
hanno passato i controlli di qualità richiesti dal discipli-
nare di produzione.
MONDO
Il Grana Padano Dop piace in tutto il mondo, tanto che
in pochi anni le esportazioni si sono triplicate e hanno
superato il milione di forme vendute. Ad apprezzare in
modo particolare questo formaggio sono soprattutto i
tedeschi, gli statunitensi, gli svizzeri e i giapponesi.
NASCITA
Il 1135 è la probabile data di nascita del Grana Padano.
Risale a quel lontano anno la creazione della ricetta di
questo nobile formaggio da parte dei monaci benedetti-
ni lombardi.
NUTRIENTI
Bastano 50 g di Grana Padano per apportare il 60%
della quantità quotidiana di calcio consigliata per una
persona adulta. La stessa dose di 50 g contiene 16,5 g
di proteine e 14 di lipidi e preziosi sali minerali come
potassio, magnesio, zinco, ferro.
STAGIONATURA
Tre sono le stagionature possibili del Grana Padano
Dop: da 9 a 15 mesi, ideale per il consumo a tavola, con
consistenza morbida e gusto delicato e poco saporito.
Si passa poi a quello stagionato oltre 16 mesi, dal gusto
pieno ma mai piccante, con profumo di frutta secca e
fieno: è ottimo da grattugia o da tavola. Quello matura-
to oltre 20 mesi diventa “Riserva” (spesso indicato con
marchio a fuoco). Dà il meglio grattugiato sulle pietanze
ed è ottimo per una degustazione, con miele, confetture,
aceto balsamico.
TERRITORIO
La produzione del Grana Padano Dop deve avvenire
nel territorio delle province di Alessandria, Asti, Cuneo,
Novara, Torino, Vercelli, Bergamo, Brescia, Como, Cre-
mona, Mantova a sinistra del Po, Milano, Pavia, Sondrio,
Varese, Trento, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vero-
na, Vicenza, Bologna a destra del fiume Reno, Ferrara,
Forlì, Piacenza e Ravenna.
TRACCIABILITÀ
Su ogni forma è riportato un marchio tondo che contie-
ne il logo Grana Padano accompagnato da un codice di
identificazione, che serve per associare ogni forma a un
preciso luogo di produzione. Sulla crosta è impresso a
fuoco anche un quadrifoglio, che contiene la sigla della
provincia, il numero di matricola del caseificio e l’indica-
zione Dop. Così di ogni forma è possibile sapere dove e
chi l’ha prodotta.
Salsocarni S.r.l.
Sede legale
Via Parma 80, 43039 Salsomaggiore Terme (Pr)
Tel.
0524 571451
Fatturato:
12 milioni
€
Numero addetti:
24 dipendenti, 10 agenti
Zona servita:
Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Cremona, Pavia, Lodi, Modena, Bologna
Gruppo Alimentare Sardo S.p.A.
Zona industriale Predda Niedda nord, strada 8
07100 Sassari
tel 079 2679004
Agenti:
18
Dipendenti:
30
Zona servita:
Sardegna e Corsica
Vincenzo Murgia