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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
RETAIL
Oppure della capacità di trasformare una semplice
scommessa con due amici in un’attività complemen-
tare diventata popolare in tutto il mondo (il Guinness
dei primati).
Ma anche l’innovazione nel modo di usare la comuni-
cazione, con campagne pubblicitarie molto particolari
create a partire dagli anni ’50, con animali coloratissi-
mi come testimonial. Per quanto riguarda il prodotto,
il percorso coinvolge i visitatori in modo completo e
polisensoriale.
Dalla presentazione degli ingredienti (in una sala è pos-
sibile affondare le mani in una grande distesa di malto
per sentire col tatto il prezioso cereale) a una cascata
della famosa acqua, dalle macchine per la lavorazione
a poetici video sui campi e le materie prime.
Molto interessante la sezione storica, con filmati d’epoca
che illustrano la perizia nella costruzione artigianale
delle botti, anch’esse un elemento determinante e di-
stintivo di Guinness, oltre all’evoluzione dei mezzi di
trasporto, dalle chiatte alla linea ferroviaria dedicata,
I
l mondo del Commercio si sta trasformando in mondo del
Retail. Ossia in una dimensione più ampia, che integra prodotti
e servizi e crea spesso esperienze di visita che vanno ben oltre
la risposta al bisogno di portarsi a casa dei prodotti.
È la strada necessaria per rispondere alle crescenti aspettative
dei clienti, che oggi cambiano sempre più velocemente.
In Kiki Lab analizziamo da decenni le tendenze del Retail e i casi
di successo internazionali, affiancando i nostri clienti nei progetti
di innovazione anche in Italia.
Le analisi di quello che abbiamo visitato di persona nell’ultimo
anno, oltre ai dati del nostro monitor continuativo sul settore, ci
offrono una serie di spunti interessanti, che saranno approfonditi
al Ki Best 2014.
Ne presentiamo alcuni, mescolando casi di settori diversi nella
convinzione che oggi è importante per chi opera in un settore
(food) conoscere anche quello che di nuovo e interessante sta
succedendo in altri settori (non-food).
Mi fido di te.
Ci ha sorpreso trovare in una catena africana,
Nakumatt, la capacità di valorizzare i prodotti a marca privata in
modo inusuale: mettendoli in vetrina.
Rafforzando il rapporto di fiducia con i clienti (Nairobi).
Servizio 360°.
Ogni donna tedesca lo
sa. E lo impara fin da bambina.
Ogni negozio DM è uno spazio
accogliente sia per provare i primi
trucchi da ragazzina, sia per cambiare
i pannolini ai figli (contando anche su
uno offerto dal negozio se necessario).
Con tanti dettagli di servizio: pulsanti
per far aprire una cassa se le code si allungano e lenti di
ingrandimento sui carrelli per facilitare la lettura delle etichette
(Berlino e Dusseldorf).
Risto Horizons.
Concept che semplificano l’esperienza dei clienti,
sia per l’efficienza e la velocità nonostante il grande traffico (Chez
Michou), sia per la formula del prezzo al chilo (Resto a Quilo).
Che include anche caffè a volontà (Rio de Janeiro).
I DETTAGLI CHE BATTONO LA CRISI
La scla centrale, che ha mantenuto le strutture in acciaio
dell’antico birrificio e una suggestiva immagine del
riconoscimento dei profumi degli ingredienti delle diverse
tipologie di birre