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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
Conduzione familiare
Oggi, il timone di West Point Market è
passato ai Vernon di terza generazione
e, nonostante lo straordinario successo
e gli inevitabili ampliamenti, l’azienda
ha mantenuto intatta la sua conduzione
familiare perseguendo coerentemente la
propria idea di business: massima qualità
e servizio al cliente inoppugnabile, senza
per questo eccedere sul fronte dei prezzi.
Visitando personalmente il punto di
vendita si può trarre prova tangibile di
quanto questo spirito aziendale sia sta-
to tramandato fedelmente sino ai nostri
giorni.
L’attenzione ai dettagli emerge, ad esem-
pio, dalla cura riversata nella selezione
(ma al tempo stesso nella profondità)
degli assortimenti di formaggi e di carni
ad esempio. Le insolite e raffinate solu-
zioni di visual merchandising trovano
allora una ragion d’essere.
Se il reparto macelleria si presenta con
pareti rivestite in legno eun’illuminazione
ad appliques ciò comunica una promessa
di qualità che non può essere disattesa.
Egualmente le specialità gastronomiche
risultano avvolte da una suggestiva luce
calda, che valorizza le eleganti tonalità
scure e soffuse degli arredi del raparto.
I decori, l’uso di materiali pregiati, le ci-
tazioni vintage (carretti, ceste, una cabina
telefonica inglese) sono armonizzate con
senso della misura e studiata eleganza.
Gli stessi colori dominanti dei reparti - il verde per gli
oli, il rosso per i vini - sono un’intelligente e piacevole
partizione visiva degli spazi. Venendo ad alcune spe-
cifiche particolarità, va ricordata la cantina che vanta
3500 raffinate etichette distribuite lungo la scala della
qualità e del prezzo. I formaggi sono oltre 400 e in
gran parte di provenienza internazionale. La pasticceria
homemade è un altro punto di incontestabile eccellenza
e vanta gli irresistibili “infamous Killer Brownies”, i
Raspberry Suicides o i Peanut Butter Krazies citati da
varie guide gastronomiche e la cui ricetta è immutata
dal 1981. Sul fronte del servizio al cliente, costante è
la presenza di chef e addetti per aiutarlo a orientarsi,
ad assaggiare e scegliere all’interno dell’universo delle
specialità internazionali o tra le proposte del catering
e dei pregevoli “gift baskets”.
Da segnalare infine l’organizzazione di eventi come
giornate di presentazione e di assaggio dei vini e le
challenges per le migliori zuppe o le migliori birre ar-
tigianali. Concludendo, la storia di West Point Market
insegna che l’efficace antagonismo di un singolo super-
mercato alla devastante“everyday-low-prices strategy” è
(negli USA) non solo possibile, ma anche profittevole.
A una condizione, però: comunicare e far percepire
una propria superiorità qualitativa, accompagnandola
con un eccellente, “fanatic” customer service. Potrà
capitare, allora, che, come per gli abitanti di Akron,
un semplice supermercato non sia più tale, ma diventi
“a market like no other”.
S
Elevata è
l’attenzione al visual
merchandising,
con mobili vintage,
carrettini e altri
decori più da negozio
specializzato che da
supermercato.
Nella pagina a
sinistra l’enoteca che
vanta 3500 etichette
e l’assortimento
di birre
1...,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20 22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,...86
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