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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
creata ad hoc per trasportare i quanti-
tativi sempre più consistenti dai magaz-
zini al porto di Dublino. Numerose le
aree di interazione offerte ai visitatori,
anche attraverso installazioni interattive
e audiovisive, come il semplice e veloce
corso digitale con cui si può diventare
un ‘apprendista’ Guinness.
MultiChannell (non digital)
. Un dj che ti accoglie con musica ‘a
palla’. E, fuori, un distributore automatico di occhiali, in funzione
anche quando il negozio è aperto. L’esperienza dei milioni di
potenziali clienti - siamo a Times Square - si espande e diventa
flessibile. Sunglasses Hut (Luxottica) a New York.
Stores that talk.
Nelle tecnologie le nostre scelte si fanno
sempre più complesse. Un negozio che ‘parla’ attraverso i suoi
espositori e i suoi scaffali rende più efficiente il tempo sia dei
clienti che degli addetti, come da Safaricom per i tablet (Nairobi)
Small is beautiful.
Monimoon è una libreria specializzata che
integra categorie come mappamondi e cannocchiali, anche
d’epoca. Per fidelizzare la propria clientela oggi offre anche
il servizio di mettere su eBay prodotti che i clienti desiderano
vendere. Diventando di fatto veri partner (Barcelona).
Smart pricing.
Oggi il prezzo non è smart solo quando è basso,
ma anche quando è intelligente e semplice.
Stupisce e spiazza da Hermès trovare prodotti a prezzi come
1.190€. Invece Nostrum (catena di ristoranti fast food naturali)
arrotonda e semplifica i prezzi (invitanti e contenuti) del suo
menù (Parigi e Barcellona)
Aging Retail.
In una società che invecchia è possibile lanciare
con successo concept che superano i format tradizionali.
Acuitis integra prodotti e servizi per migliorare la vista con quelli
per migliorare l’udito (Parigi).
Go to Retail.
Nivea è uno dei brand più popolari nel mondo
intero. Nei suoi flagship oggi offre con successo non solo i
prodotti, ma anche servizi e personalizzazioni (Dublino e Berlino)
Personalizzazione.
Gelati su misura
da Pop Bar e da 16 Handles, con
formule diverse, ma entrambe
accattivanti. Da Mc Nally Jackson
invece su misura è il libro, che viene
stampato e rilegato al momento (New
York).
Con gli esperti Guinness si imparano invece dal vivo
le tecniche per una corretta spillatura e ricevere il cer-
tificato di ‘Spillatore di una pinta perfetta’.
Ma è in particolare il percorso degustativo a stupire
per la cura dei dettagli. In una prima sala i visitatori
sono invitati a odorare e riconoscere i profumi degli
ingredienti e delle diverse tipologie di birre.
Successivamente, dopo avere ricevuto il proprio bicchie-
rino pieno, l’esperienza prosegue in una sala adiacente,
dove la degustazione vera e propria è preceduta da
un’introduzione sul sapore e sul ‘bouquet’, e dalla con-
divisione della corretta postura e dai gesti più indicati
per gustare al meglio la birra.
Per concludere degnamente la visita, che in molti casi
dura varie ore anche per i non appassionati del pro-
dotto, la sosta nello store consente ai turisti di portarsi
via numerosi souvenir, fra cui la personalizzazione dei
boccali di birra e dei bicchieri, realizzabili anche al
momento sul posto: se ne vendono oltre 20.000 all’anno.
Oltre a essere diventata la prima destinazione turistica in
Irlanda, in continua crescita di visitatori, la Storehouse
è ormai un’istituzione, la cui visita attira popstar, VIP e
celebrità, oltre ai capi politici e regnanti, da Obama alla
regina Elisabetta, con continui effetti mediatici positivi
per la Guinness.
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