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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
Müller-Thurgau che vale circa 16 milioni
di euro e a volume (unità vendute) è pari
al 7,13% del totale».
«Sul fronte dei dolci, che corrispondono
a circa il 22,5% del totale mercato, la
situazione è invece decisamente meno
rosea – prosegue Melis. E non smentisce
il trend - già in atto da tempo- innescato
dal fatto che i gusti si stanno spostando
progressivamente verso il secco, sempre
più destagionalizzato.
Si registra infatti un -2,5% a valore e
un -4,4% per unità vendute. I principali
rappresentanti sono l’Asti -che a valore
cala meno della media a causa di un
aumento del prezzo a litro, ma a volume
segna invece -4,6% - e gli “altri dolci”.
E infine eccoci al metodo classico che
vale il 3% del fatturato totale spumanti
e presenta solo una lieve flessione che
ci permette di definirne ancora stabile
l’andamento».
Pressione promozionale
«A questo proposito – osserva ancora
l’esperta di Iri - anche se la situazione
varia leggermente da segmento a seg-
mento e damarchio amarchio, è assodato
che parliamo comunque di un’incidenza
molto elevata, che in media si attesta
intorno al 50%.
Con punte più alte come il 53% sull’”altro
secco,” il 67,1% sul Müller-Thurgau o
addirittura del 70% sullo Chardonnay».
Sales Location
Parlando infine della distribuzione delle
vendite sia sul territorio nazionale che
all’interno dei vari formati distributivi,
Simonetta Melis osserva:«Premesso che
il comparto è in crescita in tutte le aree
geografiche (+4,7%), è giusto sottolineare
come l’area più importante, sia il Nord
Ovest che rappresenta il 36,8% del totale
e a giugno 2014 ha segnato un +5,8%
a valore rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Il Nord Est (che
rappresenta il 21,8% del totale mercato),
invece, si aggiudica il tasso di crescita più
alto: +6,9% a valore e + 7,6% a volume.
Crescita significativa anche per Centro
e Sardegna (25,5% del mercato) che in-
sieme segnano +4,1% a valore e +3,1%
a volume. Fanalino di coda il Sud, che
copre solo il restante 15,8% del mercato
e cresce solo dello 0,7% sia a valore che
a volume. A conferma ulteriore del fat-
to che il segmento degli spumanti stia
performando bene, nonostante qualche
eccezione, ecco pure i dati relativi al
numero di referenze. Se a giugno 2013
queste erano infatti in media 53,5, nel
giugno 2014 a scaffale se ne individuano
ben 56: se scendiamo poi nello specifico
vediamo che nel LSP sono “solo” 18, per
salire poi alle 54 dei Super e raggiungere
infine il picco delle 85 referenze negli
Iper (erano 82 nel 2013)»
.
S
Totale Italia Iper+super+LSP (da 100 a 399 mq)
100,0
4,1
100,0
4,7
Nord-ovest Iper+super+LSP (da 100 a 399 mq)
36,4
4,3
36,8
5,8
Nord-est Iper+super+LSP (da 100 a 399 mq)
22,3
7,6
21,8
6,9
Centro + Sardegna Iper+super+LSP (da 100 a 399 mq)
25,3
3,1
25,5
4,1
Sud Iper+super+LSP (da 100 a 399 mq)
16,0
0,7
15,8
0,7
Ipermercati
20,2
0,1
20,2
0,3
Supermercati
68,2
6,0
67,5
6,8
LSP
11,6
0,6
12,3
1,6
-2,5%
CALO A VALORE DEI DOLCI
15%
CRESCITA DEL PROSECCO
SALES LOCATION
PER AREE E FORMATI DISTRIBUTIVI
Sales Location
IS+LSp in Volume
% var vs
Anno 2013
Sales Location
IS+LSp in Valore
% var vs
Anno 2013