Qualitaly_78 - page 18

DIC. GEN. 2014
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I
prodottialimentaripresentanoal-
cune caratteristiche che sono co-
muni a qualsiasi tipo di trasporto,
trattandosi di figura contrattuale
disciplinata dal codice civile, come
sintetizzato nel riquadro.
Come si può ben immaginare, l’ap-
provvigionamento dei ristoranti è un
caso particolare rispetto alla generica
fattispeciedeltrasportodicose,perché
molto spesso - anche se non sempre -
la merce da consegnare è soggetta a
rapido deperimento.
NEL NOSTRO PAESE
è stata recepita
da non molto tempo una normativa di
matrice comunitaria, detta ‘pacchetto
igiene’,chehasostituitoparecchiedelle
norme previgenti in tema di sicurezza
degli alimenti (ad esempio la Legge 30
aprile1962,n.283eilsuoRegolamento
di esecuzione DPR 26 marzo 1980, n.
327). Siamo in un punto veramente no-
daledellacosiddetta‘filieraalimentare’,
cioèdituttoilpercorsocheunprodotto
alimentare compie prima arrivare alla
nostra tavola (in questo caso, al tavolo
del ristorante). Tale processo coinvolge
tutti i soggetti che si muovono nel si-
stema alimentare, dagli agricoltori, agli
allevatori (con le annesse problemati-
che riguardanti il cibo degli animali),
all’industriadi trasformazione, passan-
do poi per i trasportatori, i distributori,
i commercianti, via via fino a noi. È
logico osservare come per la sicurezza
igienico-sanitariadiunalimentosipos-
sa individuare un momento di criticità
proprio nella fase del trasporto.
Il consumatore finale spessonon si po-
ne la domanda relativa al ‘come’ del
trasporto e al rispetto di tutte le regole
legate alla corretta conservazione: tal-
volta,quandol’alimentoarrivaintavola,
dall’aspetto non è nemmeno possibile
capire se le sue condizioni di parten-
za fossero ottimali e quali siano state
le trasformazioni, magari ingannevoli,
subite durante la cottura.
IL PACCHETTO IGIENE
, datato 1
gennaio 2006 è divenuto operativo
con l’emanazione del decreto legisla-
tivo 6 novembre 2007, n. 193. Esso era
inizialmentecostituitodaquattro rego-
lamenti - due relativi alla produzione
e commercializzazione degli alimenti
(Reg. Ce 852/04 e Reg. Ce 853/04) e
due sulle modalità di controllo da par-
te delle autorità competenti (Reg. Ce
854/04 e Reg. Ce 882/04) - ma è stato
poi successivamente integrato con altri
regolamenti.Tralenovitàintervenutesi
possonoricordarequellerelativeall’am-
bito di applicazione del pacchetto: la
vecchia normativa escludeva infatti le
attività della produzione primaria (al-
levamento, coltivazione, pesca, ecc.),
mentre ora vi è una considerazione ad
ampio spettrodella filiera, che include,
oltre a quelle menzionate, le attività
di trasporto, magazzinaggio e mani-
polazione.
Un’altra novità sostanziale riguarda l’a-
bolizione dell’autorizzazione sanitaria
(necessaria, ad esempio, per gli stabi-
limenti, i laboratori, la preparazione
all’ingrossodisostanzealimentari),che
viene sostituita dalla DIA (dichiarazio-
ne di inizio attività), anche per quanto
riguarda il trasporto dei prodotti ali-
mentari. È proprio la DIA il documen-
to che dovrà essere esibito in caso di
controllo, e in essa dovranno essere
riportate tutte le informazioni atte a
certificare l’idoneità igienico-sanitaria
del veicolo.
Il Decreto Legislativo qui commentato
ha creato anche un impianto sanzio-
natorio molto semplificato rispetto al
passato: se, infatti, in precedenza si
differenziavano le sanzioni in conside-
razione dei diversi prodotti, ma anche
da tipo a tipo dello stesso prodotto (ad
esempio, per la carne, si distingueva
quella rossa dalla selvaggina, quella
fresca da quella macinata), oggi tutte
le fattispecie sono ricondotte ad un’u-
nica ipotesi di reato.
SUL PIANO PRATICO
, se un sogget-
to ha intenzione di iniziare un’attività
legata ad uno dei segmenti della filiera
alimentare, ivi compreso il trasporto,
deve presentare la DIA, in quadrupli-
ce copia, all’Azienda sanitaria locale -
dipartimento di prevenzione medico/
veterinario–elostessodocumentodeve
essere depositato in singola copia allo
sportello unico per le attività produt-
tive (SUAP) del comune ove insiste la
sedeproduttivadell’impresaalimentare
o in cui è l’aspirante trasportatore sia
residente.
LaDIAdovràcontenereunallegato,nel
In viaggio con le merci
Le norme che regolano il trasporto dei prodotti
alimentari responsabilizzano ciascun attore a beneficio
della sicurezza e della salute dei consumatori
primo piano
di Francesca Pulitanò
il trasporto è un
fattore critico
per la sicurezza
alimentare
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