DIC. GEN. 2014
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L
a crisi aguzza la ricer-
ca di competitività. Una
formula, questa, che può
sembrare lapidariama che
rispecchia appieno la stagione che
stiamo vivendo, nella quale controllo
dei costi e una più attenta visione
analitica della gestione sono unmust
non solo per le grandi aziende, ma
investono tutti gli aspetti della vita
economica, ristorazione compresa.
Naturalmente, uno dei punti cardi-
ne della “vita” di una cucina dalla
più piccola per pochi coperti fino a
quelle che servono grandi comunità
è l’approvvigionamentodellematerie
prime, degli ingredienti che oppor-
tunamente trasformati divengono
pietanze.
Un flUsso che coinvolge
per
sua natura cliente e fornitore in un
rapportomolto stretto, quasi simbio-
tico: così tutti i rapidi cambiamenti in
atto nella ristorazione sotto la spinta
di una situazione socioeconomica in
forte rimescolamento, e anche con
evidenti segnali di recessione in una
larga fetta del nostro paese, si riper-
cuote direttamente anche sull’attivi-
tà delle aziende specializzate nella
fornitura di prodotti alimentari, co-
strette a inventarsi ogni giorno nuove
formule e amigliorare costantemente
la loro risposta al clienteper rimanere
competitivi.
Lasciando sullo sfondo i problemi
legati alla liquidità e alla solvibilità da
parte dei clienti, un fattore che deter-
mina lunghi tempi di pagamento con
tutte le ripercussioni del caso, sono
Logisitica del
food: la sfida
dell’efficienza
Il livello del servizio alla ristorazione è il fattore
più critico nel rapporto tra fornitori e clienti.
Su questo terreno si gioca la sfida competitiva
maggiore, perché si concentrano il controllo dei
costi e la soddisfazione dei clienti
di PiETRO cinTi
con l’aumento
dei costi
di esercizio
il trasporto
è diventato fattore
competitivo
orizzontale
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