L
o chiamano anche “oro
verde”, e a ragion veduta.
L’olio è un prodotto che
da secoli contraddistingue
la cultura alimentare mediterranea,
con testimonianze che fanno risalire
la presenza degli alberi di olivo fin
dai tempi biblici.
L’ulivoèunalberosimbolicoper eccel-
lenzael’olioèsemprestatoconsiderato
prezioso, tantoda essereutilizzatoper
le cerimonie sacre. Se già i Greci ave-
vano catalogato una decina di varietà
di ulivi, i Romani, da ottimi commer-
cianti, pare avessero addirittura una
“borsa” dell’olio, che era distinto in 5
differenti qualità, valutate in base al
gradodimaturazioneeallasanitàdelle
olive.Dueparametrivalidissimiancora
ai giorni nostri, per definire la qualità
di un buon olio extravergine di oliva,
ingrediente che compare fra i fonda-
mentidella“piramidealimentare”della
dieta mediterranea, consigliata come
il miglior stile alimentare possibile.
C’È OLIO E OLIO.
L’Italia è uno dei
mercati più importanti per l’olio: se-
condo i dati di aprile 2013 di Unaprol
(Consorzio olivicolo italiano, www.
unaprol.it), nel2012nelBel Paesesono
stati venduti più di 217 milioni di litri
d’oliodi oliva, di cui l’olioextravergine
di oliva costituisce il 72%, mentre la
quotarimanenteselaspartisconol’olio
dioliva,unpiùgenericoolio“amarchio
100% italiano”, gli oli con certificazio-
ne DOP e IGP e quelli biologici, che
pur essendo in crescita rappresentano
ancora una piccola quota di mercato
(circa 1%).
Come è noto, non tutto questo olio,
però, è di provenienza nazionale:mol-
te importazioni vengono effettuate da
Extravergine
d’oliva, non tutti
sono uguali
È l’ingrediente principale della cucina italiana.
Breve guida ragionata alla scelta per non farsi
avvolgere dalle chimere del prezzo più basso.
di Mariella Boni
IN DISPENSA