Qualitaly_77 - page 19

OTT. NOV. 2013
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minorenni. Per costoro si richiede, da
parte del datore di lavoro, che venga
assolto anche l’obbligo di istruzione.
Q
Apprendistato professionalizzante o
contratto di mestiere (art. 4), che coin-
volge giovani tra i 18 e i 29 anni ed ha
come scopo precipuo l’acquisizione di
una qualifica professionale. Anche in
questo caso i settori sono i più svariati.
Q
Il terzo tipo, per noimeno rilevante, è
quello dell’apprendistato di alta forma-
zione e ricerca, che inerisce all’acquisi-
zione di titoli di istruzione superiore e,
in generale, all’alta formazione.
Il testo unico considera inoltre, in una
certa misura distaccandosi dalla tra-
dizionale natura dell’apprendistato, la
possibilità di contratti che coinvolgano
personegià inpossessodi unaqualifica
professionale (come i lavoratori in mo-
bilità,cheaspirinoaunaqualificazione,
o a una ri-qualificazioneprofessionale).
La legge prevede una serie di requisiti
che il contratto deve rispettare, dalla
forma scritta alla necessità che vengano
adempiute alcune formalità di registra-
zione, ad esempio quella nel libretto
formativo del cittadino per attestare
la qualifica professionale acquisita. Si
stabilisce inoltre che sia vietata la re-
tribuzione a cottimo; sempre sotto il
profilo della retribuzione, si dà la possi-
bilitàchel’apprendistavengainquadrato
anche due livelli al di sotto della quali-
fica professionale che dovrà acquisire,
con corrispondente livello di riscontro
economico.
Èinoltredasottolinearecomesiaespres-
samenteprevistoche si estenda aquesti
lavoratoriladisciplinarelativaall’assicu-
razionecontrolamalattia,l’invalidità,la
vecchiaiaequelladegliassegnifamiliari
e della maternità.
Si tratta soltanto di alcuni profili tra
quelli considerati dalla legge, che però
fanno già intendere come si sia tentato
di conferire all’apprendista una dignità
lavorativa equiparabile a quella di un
lavoratore con contratto ordinario.
SULLA RIFORMA FORNERO
(l.
92/2012), possiamo evidenziare alcune
puntualizzazioni significative rispetto
alladisciplinadeltestounico.Persommi
capi,deveesserericordatoinnanzitutto
l’aspetto della durata del contratto, che
(salvocasiparticolarilegati,adesempio,
alla stagionalità dell’attività) non può
essere inferiorea seimesi; inoltre, viene
richiesto l’impegno amantenere le con-
dizioni contrattuali anche nel periodo
di preavviso che deve essere dato al
termine del periodo di apprendistato;
occorreprevederelapossibilitàdifruire
dell’Assicurazione sociale per l’impie-
go e rispettare un particolare rapporto
del numero di apprendisti rispetto alle
maestranze qualificate (la normazione
è più dettagliata, ma basterà qui l’indi-
cazione dell’esistenza di tale principio),
anche in riferimento all’assunzione di
nuovi apprendisti con il mantenimento
dei ‘vecchi’. Deve poi essere ricordato il
ruolodi primopiano rivestitodalla con-
trattazione collettiva in questo ambito.
Da ultimo, ricordiamo l’intervento
del decreto legge 76/2013, ora legge
99/2013,concui,ribadendoalcuniprin-
cipi cardine dellamateria, si prevedono
incentivi per nuove assunzioni a tempo
indeterminato di lavoratori giovani; in-
terventi straordinari per favorire l’occu-
pazione,conparticolareconsiderazione
per il Mezzogiorno; si precisano alcuni
aspettifiscaliedaltri,relativiadimpegni
internazionali.
Nel valutare lo scenario che si è somma-
riamente descritto non si deve dimenti-
care che sullo sfondo di tale normativa,
e alla base di tutte le modifiche via via
succedutesi nel tempo, si muovono
valori importanti per la crescita della
società: il rapporto tra chi è già esperto
di un mestiere e chi lo deve imparare
nonpuò e non deve restare soltanto un
complesso di norme, ma deve, invece,
portarearisultatiproficuiperambedue
le parti sul piano non solo professio-
nale, ma anche umano.
Principali norme
in tema di
apprendistato
Q
Legge 25/1955: prima
regolamentazione
Q
Artt. 2130-2134 del Codice
Civile
Q
Legge 196/1997: c.d. pacchetto
Treu in tema di formazione
Q
Decreto legislativo 276/2003:
decreto attuativo della legge
Biagi, con articolazione
dell’apprendistato in tre fasce
Q
Decreto legislativo
167/2011: c.d. Testo Unico
dell’apprendistato
Q
Legge 92/2012: riforma
Fornero
Q
Legge 99/2013: incentivi e
interventi straordinari
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