APR. MAG. 2013
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L’
Italiaimportacirca500mi-
la tonnellate di carne ogni
anno. Di queste, circa il
10%, 50 mila tonnellate,
provengono dall’Irlanda, un Paese di
4 milioni di abitanti, che ha nell’agri-
coltura il primo settore economico
del Paese.
CooperativaItalianaCateringhascelto
la carne irlandese per i suoi clienti ri-
storatori enonè statauna sceltaavven-
tata,ma fruttodi un’accurata selezione
che ha portato due volte un gruppo
di associati a visitare gli allevamen-
ti, le unità di macellazione e quelle
di lavorazione, per prendere visione
degli standard e dei rigidi controlli di
processo che presiedono alla filiera
delle carni irlandesi.
«Ci sono quattro motivi
che
possiamoindividuarecomeplusdell’I-
rish beef» spiega il direttore del Bord
Bia in Italia John Keane (Bord Bia è
l’ente di promozione all’estero dell’a-
groindustria irlandese, chenel 2012ha
superato i 9miliardi di eurodi export).
«Al primo posto vi è la disponibilità.
La vocazione agricola dell’Irlanda è
produrre carne. In un mercato mon-
diale in cui vi è carenza strutturale
di carne, l’Irlanda assicura un’elevata
produzione costante. Ne discende che
per il nostro sistema agroindustriale
esportare è una necessità. La carne
irlandese è poi universalmente con-
siderata di alta qualità. Si allevano
manzi che vengono macellati a 20-24
mesi e danno una carne tenera, con
una presenza di grasso adeguato per
renderla gustosa. Anche perché il be-
stiame è allevatoper quasi tutto l’anno
al pascolo: l’erba di cui si nutrono gli
animali dà una colorazione più scura
alla carne, ma dà anche un gusto par-
ticolare, più sapido e la rende meno
grassa e calorica e più ricca di acidi
grassi omega 3 e omega 6, di vitamina
Carne irlandese,
i motivi di una scelta
Disponibilità del prodotto, caratteristiche
organolettiche, allevamento al pascolo, rigidi
controlli.
La f iliera della carne d’Irlanda
è sempre
più apprezzata dagli chef più blasonati.
I manzi irlandesi
vengono
macellati a
20-24 mesi
e danno una
carne tenera
IN DISPENSA
di Fabrizio Gomarasca
