APR. MAG. 2013
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cato del prodotto ittico in sostanza
lo fa il grossista, che è quello che
sa come adeguarsi alla etichettatura,
selezionare il prodotto e quindi è
davvero in grado di valorizzare il
pescato nazionale».
Effetti a lungo termine, ma con quali
riflessi sulla ristorazione? «Ipotizzo
- continua Tepedino - che questo
servirà soprattutto a valorizzare
delle specie che fino ad oggi sono
poco apprezzate e potrà orientare gli
acquisti verso il pesce surgelato (le
piccole pezzature) o congelato (dal
filetto fino ai grandi pesci interi), che
ha anche il pregio di essere molto
più facilmente gestibile. L’Ismea ha
anche da poco pubblicato il report
2012, dove si segnala proprio l’au-
mento del consumo dei surgelati
ittici e anche un cambiamento di
atteggiamento da parte del consu-
matore, che ha cominciato a capire
che un buon prodotto congelato
70 %
dei prodotti ittici
consumati in Italia è di
origine estera
-3,4%
è il calo
registrato nei consumi
di pesce fresco nel
2012 in Italia
+ 7%
gli acquisti
in quantità
per le trote
+14%
gli acquisti
per il salmone
900 mila
le tonnellate
di pesce
commercializzate
ogni anno in Italia
(fonte ImpresaPesca Coldiretti, gennaio 2013)