FEB. MAR. 2014
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L’
eccessiva rumorosi-
tà di un ristorante è
sempre ai primi posti
tra i motivi di insod-
disfazione citati dai clienti. Non solo
genera fastidio, stress e disaffezione
in chi consuma un pasto, ma spesso
è fonte di riduzione della produttività
del personale.
«Un locale spazioso con pareti e sof-
fitti completamente lisci - afferma
Consuelo Redaelli, titolare delo stu-
dio Toolskit di Milano, specializzato
in progettazione d’interni per bar,
ristoranti, mense - rischia di diven-
tare una scatola di riverbero acustico
insostenibile; possiamo paragonarlo
a una stanza piena di specchi che
rifrangono la luce in tante direzioni.
Così avviene anche per il suono. Più
un locale è riverberante, più si ha l’ef-
fetto del rimbombo dei rumori (voci,
piatti, passi,ecc..)
Poiché quando viene realizzato un
locale il temadell’acusticaèquasi sem-
pre sottovalutato, occorre intervenire
in una fase successiva.
«Gli interventi di ripristinodel comfort
acustico - continua la progettista -
possono essere eseguiti su queste
superfici con controsoffitti o arredi
fonoassorbenti ed è consigliato chie-
dere un intervento “su misura” con
sopralluoghi e uno studio dedicato
specifico. I sistemi fonoassorbenti un
tempo erano esteticamente brutti e
poco gradevoli e si attestavano come
elementi tecnici da mascherare con
contropareti o da integrare nell’arre-
do in modo da non essere elementi
impattanti. Oggi invece le aziende
propongono soluzioni differenti, an-
cheesteticamentevalide, progettando
elementi di arredo con una propria
identità estetica, trasformandoquello
che un tempo era solo un materiale
da inserire all’interno della scatola
architettonica in oggetto di design».
Tendaggi, tappetti, rivestimenti a pa-
rete o a soffitto, controsoffitti e con-
tropareti, elementi singoli a parete, a
soffitto e self-standing, elementi da
appendere 3D: è possibile scegliere
tra una grande varietà di forme, fun-
zioni e colori diversi. Qui di seguito,
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A CURA DI
FABRIZIO GOMARASCA
IN SALA