Beverage_70 - page 33

BEVERAGE & GROCERY
31
di sostituzione tra la chiusura di negozi
più piccoli (mediamente <800 mq) e
l’apertura di negozi più grandi (media-
mente >1300 mq).
Il ruolo del Discount
E il Discount? È indubbio che questo
canale storicamente caratterizzato
da uno sviluppo ciclico - con fasi di
forte crescita e fasi di relativa staticità
– presenti peculiarità che avrebbero
dovuto renderlo il negozio “ideale”
nell’attuale congiuntura economica,
caratterizzata da un modello di spesa
maggiormente rivolto al risparmio ed
un comportamento teso alla ricerca
del prezzo più basso in assoluto.
In effetti dal 2005 ad oggi l’universo
dei Discount è aumentato di ben
1.690 punti di vendita (grafico in
basso), il che significa che in dieci
anni la numerica del canale è cre-
sciuta di quasi il 60%: uno sviluppo
enorme, sicuramente superiore a
quello che hanno registrato nello
stesso periodo tutti gli altri canali.
Va detto che nell’ultimo semestre
la crescita della rete Discount si è
comunque attestata su tassi di svi-
luppo più contenuti e stabili, fino a
scendere al +1,4% (corrispondente
ad un saldo tra aperture e chiusure
di +61 negozi) tra giugno 2013 e
gennaio 2014. L’enorme aumento in
numerica si è tradotto ovviamente in
un cospicuo sviluppo della quota di
mercato del canale a danno del resto
della GDO, anche se in proporzione
minore rispetto all’ampliamento
della rete di vendita: una crescita di
“soli” 2,6 punti percentuale in 10
anni, pari ad un aumento di un terzo
dell’importanza del Discount nel
giro di un decennio. Si diceva del
Discount come negozio “ideale”,
con un andamento non più ciclico
ma bensì con un ruolo - finalmente
definito e consolidato - di punto ven-
dita abituale per la spesa quotidiana
(freschi, pane, ortofrutta, latticini)
per una fetta di consumatori stabile
nel tempo: eppure anche il trend di
crescita delle vendite del Discount
mostra un forte rallentamento negli
ultimi mesi.
Questo fenomeno potrebbe signi-
ficare una sospensione della “di-
scountizzazione” dei consumi, so-
prattutto perché viene a verificarsi
contemporaneamente ad altri feno-
meni di eguale tendenza:
• il rallentamento dello sviluppo
dellaMarcaDelDistributore rispetto
a quello dell’Industria di Marca, a
partire dalla fine del 2013;
• il trend negativo dei prodotti di fa-
scia di “Primo Prezzo” durante tutto
l’ultimo anno;
• un effetto di “trading up” nell’ul-
timo semestre, con il valore medio
del Carrello della Spesa cresciuto
a ritmo più accelerato rispetto alla
crescita dell’Inflazione (congiuntura
che non si presentava dalla primave-
ra 2011).
Conclusioni
Nel corso del 2014 sarà interessante
verificare se verranno confermate:
• da una parte, la propensione sia
della Domanda (i consumatori) sia
dell’Offerta (le Insegne della GDO)
amantenere alto l’interesseper il for-
mat Superstore, che unisce un’am-
piezza di offertamaggiore rispetto ai
canalidiProssimitàedunaminor“di-
spersione” rispetto agli Ipermercati;
• dall’altra, il trade off tra la conclu-
sione dell’ennesimo ciclo di svilup-
podelDiscount ed il consolidamento
sia della sua quota di mercato sia del
suo ruolo, svincolandosi dalle carat-
teristichedicanale“rifugio”durantei
periodi di contrazione economica.
B
L’EVOLUZIONE DEI DISCOUNT:
PUNTI VENDITA E QUOTA LCC
Fonte: IRI TopTrade – 01 gennaio 2014
Dal 2005 ad oggi l’universo
dei Discount è aumentato di ben
1.690 punti di vendita
1...,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32 34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,...68
Powered by FlippingBook