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Di questi, 932,2 milioni di euro
(54%) sono da imputare agli alimen-
ti per gatti e 703,4 milioni di euro
(40%) al cibo per cani, a cui vanno
ad aggiungersi 99,9 milioni di euro
(6%) spesi per gli snack funzionali
e fuori pasto, categoria quasi intera-
mente dedicata al cane.
GDO e pet shop
a confronto
Analizziamo ora i moods ed i senti-
ments espressi nella rete domestica
dai proprietari di cani e gatti quando
parlano di pet food inteso sia come
umido, secco e snack ma anche co-
me treats, nonché cosa gli internauti
scrivono quando chattano riguardo
il pet care.
Sarà inevitabile un confronto con il
canale pet shop in quanto lo stesso è
spesso commentato dal popolo del
web contestualmente ai commenti
lasciati in su cibo / oggettistica /
prodotti per l’igiene per animali
da compagnia acquistati presso la
GDO.
Fatto 100 il totale dei pareri inter-
cettati eleggibili per la presente
indagine, nell’81% dei casi si tratta
di opinioni sul cibo, sull’alimenta-
zione e nel restante 19% di pareri
riguardanti la cura dell’animale, i
relativi prodotti e l’oggettistica.
On line i proprietari di cani e gatti,
quando parlano di pet food acqui-
stato nella GDO, citano maggior-
mente gli umidi (63% dei casi),
rispetto ai secchi (37%).
Notiamo inoltre che il canale pet
shop si distingue per un servizio
di consulenza e ci si rivolge al ne-
goziante di fiducia in alternativa
al veterinario per piccoli problemi,
per trovare alimenti della fascia
premium e superpremium difficil-
mente reperibili nella GDO, oltre
che per acquistare un’infinità di
prodotti, presenti solo in minima
parte nei supermercati / ipermerca-
ti, per l’igiene, la bellezza, la cura
in generale, il gioco, il viaggio, il
comfort anche domestico, l’abbi-
gliamento del proprio animale ecc.
Nonostante un numero di referenze
decisamente inferiore rispetto ai pet
shop, la GDO offre invece, secondo
gli internauti, una maggiore gamma
di alimenti nella fascia economy e
media, grazie anche alla massiccia
presenza di private label, nonché
offre sporadicamente promozioni
– però, stando ai naviganti “asso-
lutamente da non perdere” - nella
fascia premium.
Sembra che il popolo del web abbia-
nobendefinito l’ambitodi interven-
to di pet shop e GDO connotandoli
in maniera complementare.
Formati
e packaging
Per quanto riguarda i formati del
pet food per cani e gatti gli inter-
nauti prediligono la lattina o la
busta / vaschetta monodose (60%),
rispetto al sacco (30%) ma non
dobbiamo dimenticare che ciò è
filtrato dal chattare principalmente
di umido (lattina e busta / vaschetta
sono confezioni quasi totalmente
dedicate all’umido); le rimanenti
citazioni sono per la scatola (10%),
monopolizzata dai biscotti per cane
e crocchette per gatto.
Quando parlano delle caratteristi-
che del cibo per i propri cani e gatti
i chatters segmentano il pet food
acquistabile nella GDO per stile
di vita, taglia, età, razza, necessità,
aspetti salutistici : spaziano dall’o-
ral care per i cani al cibo che agevola
l’evacuazione dei boli di pelo per i
gatti, dal pet food che aiuta a contra-
stare gli effetti dell’invecchiamento
a quello specifico per razze o taglie
/ peso del cane, da quello per gatto
sterilizzato a quello che migliora
la lucidità del pelo, dal cibo diete-
tico, vitaminizzato, mineralizzato,
a quello cotto a vapore, a base di
propoli e pappa reale, con oli essen-
ziali, erbe officinali, senza grassi
idrogenati, coloranti, conservanti,
per arrivare ai pet food biologici e
bio certificati.
Il rapporto tra la talkabilyty inerente
al cibo generico per cane e gatto
acquistabile nella GDO e quella
relativa al pet food specialistico,
sempre reperibile nella GDO, è di
3 a 1, ovvero nel 75 % dei casi i na-
viganti discutono di cibi specifici,
con indicazioni e peculiarità ben
definite.
Gli ingredienti
Altro aspetto molto dibattuto in rete
sono gli ingredienti del cibo per cani
e gatti. L’allarme sulla sicurezza
alimentare e l’attenzione verso l’a-
nimale da compagnia, considerato
non solo affettivamente ma anche
eticamente sempre più un membro
della famiglia e della società, hanno
favorito l’introduzione da parte
delle istituzioni di regole precise per
i produttori per quanto riguarda la
composizione del pet food.
A titolo di cronaca ricordiamo che
la prima mobilitazione in tale senso
da parte dei proprietari di animali
da compagnia risale ai tempi della
BSE (“mucca pazza”), quando si
2,1%
la crescita degli
alimenti per
cani e per gatti,
registrata nel
2012
11 mio
gli italiani
che oggi
possiedono un
cane o un gatto
Parlando di formati, la preferenza va
al monodose (60%); il sacco, invece, è
scelto solo dal 30% degli shopper
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