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beverage & grocery
PET FOOD
iniziò a pretendere la descrizione, la
certificazione e la dichiarazione di
provenienza degli ingredienti (era il
2000 – 2001), fino ad allora assente
dalle confezioni.
Va sottolineato ancora una volta
come i consumatori – in questo caso
i proprietari di cani e gatti – iden-
tifichino nella GDO una garanzia
per quanto concerne la serietà e la
sicurezza del prodotto acquistato ed
equiparino le private label ai leader
di settore.
Èemblematicosegnalarecomeladi-
zione “industriale” associata a “cibo
per animali” sia passata, nel volgere
di qualche decennio, dall’avere
un’accezione negativa ad essere
sinonimo di qualità : abbiamo già
scritto come fino agli anni ’70 – ’80
gli animali da compagnia venissero
nutriti quasi esclusivamente con
avanzi di cucina (al più con cibo a
bassissimo costo cucinato apposi-
tamente per loro, quale ad es. riso
o pasta, senza considerare alcuna
necessità nutrizionale), in tale pe-
riodo, a torto o ragione, il pet food
era considerato addirittura “nocivo”
dalla maggioranza dei proprietari di
animali domestici, in quanto prodot-
to con scarti alimentari nonchè ricco
di conservanti ed additivi chimici;
ora “industriale” per il popolo del
web è garanzia di igiene, sicurezza,
alimentazione specifica per le diffe-
renti esigenze, completa, bilanciata
ed equilibrata.
Stando ai pareri intercettati nel web
domestico i fattori che determinano
le scelte di acquisto di cibo per cani
e gatti nella GDO sono (pareri mul-
tipli) la qualità / sicurezza (74%),
convenienza / prezzo (62%), varietà
dell’offerta (27%), consiglio del
veterinario (18%).
Tornando al pet care, fatto 100 il
19% di parrei intercettati riguar-
danti prodotti per la cura e l’igiene
del cane e gatto e l’oggettistica,
acquistabili nella GDO, i naviganti
parlano nel 70%dei casi di shampii,
prodotti antiparassitari, prodotti per
la pulizia (spazzole, pettini, strippa-
tori, tronchesini …) nel rimanente
30% di oggettistica (ciotole, collari,
guinzagli, giochi …).
Una piccoloma significativo appro-
fondimento “fuori tema” : concetti
assimilabili non all’affetto, all’amo-
re, quindi non emotivi, ma attinenti
alle sfere del senso del dovere, del
rispetto nei confronti degli anima-
li da compagnia, oseremmo dire
È un pool di ricercatori, consulenti, psicologi e analisti presenti
nel settore delle ricerche di mercato da oltre 25-30 anni.
Pionieri delle prime Cati in Italia, poi delle Capi e Cawi, con
estrazione quantitativa fin dai tempi delle sole face to face,
si stanno ora dedicando con successo da circa due anni alle
ricerche semantiche, all’analisi sociosemiotica ovvero alle Web
listening (o Web monitoring),
el. 02.89367297
“all’etica”, sono presenti nel 58% dei
pareri intercettati (ed ai fini dell’in-
dagine abbiamo eletto solo opinioni e
commenti relativi ai prodotti acquista-
bili nella GDO, non certo moods sul
rapporto uomo – animale nella società
contemporanea). Per quanto riguarda
la distribuzione geografica dei moods
intercettati riguardanti cibo per cani e
gatti e pet care, il Nord Italia pesa per
oltre la metà (58%); in particolare dal
Nord Ovest provengono oltre un terzo
delleopinioni (34%), dalNordEst arri-
vanoquasi unquartodei sentiment letti
nelweb (24%); il Centro fa registrare il
23%dei pareri ed il Sud e Isole il 19%.
Da notare come il dato del Centro sia
vicinissimo a quello del Nord Est.
La ripartizione della provenienza dei
commenti in base all’urbanizzazione
è la seguente: areemetropolitane 37%,
urbane 35%, suburbane 19%, rurali
9% (incluse montane e costiere a bas-
sissima urbanizzazione).
In rete parlano maggiormente di cibo
per cani e gatti, salute, igiene, oggetti-
stica le donne : 61%.
Il profilo socio demografico degli
speakers è uniformerete distribuito
(essendo filtrato dal web sono però
molto basse le quote degli over 60).
Concludendo
La nuova etica sociale nei con-
fronti degli animali è alla base del
boom del pet food e del pet care.
Questa però è anche motivo di una
richiesta imprescindibile di qualità,
certificazione della provenienza e
sicurezza per il cibo per gli animali
da compagnia, in particolare cane
e gatto. La GDO, incluse le private
label, è vista come garante di tutto
ciò, alla stregua dei principali attori
del mercato. L’offerta di pet food
deve essere sempre più mirata e spe-
cialistica, segmentata per le diffe-
renti esigenze del singolo animale.
LaGDOèvissutacomecanalepergliac-
quistidiroutine;percomperareprodot-
ti particolari, specifici, altodi gammao
di nicchia, nonché per avere consulen-
ze, ci si rivolgeal pet shopdi fiducia.
B
74%
dei pareri indica
la qualità/
convenienza
come il
principale criterio
di scelta
62%
dei pareri indica
la convenienza
come driver di
scelta
27%
dei pareri
individua nella
varietà di offerta
uno stimolo
all’acquisto
18%
dei pareri
individua nel
consiglio del
veterinario
una guida
all’acquisto
1...,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27 29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,...68
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