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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
mentecon il target d’elezionedell’industria
alimentare. L’enfasi rilevata in questi mesi
potrebbe quindi non trovare conferma nel
secondo semestre dell’anno: non è infatti
improbabile che gli spender abbiano già
allocato la maggior parte delle somme
destinate all’advertising per il 2014».
Ancora in sofferenza
Il discorso cambia se si analizzano gli altri
comparti che formano il Largo Consumo,
ancora penalizzati da risultati negativi,
seppur con dinamiche oscillanti. «Dopo
tre anni di decrementi a due cifre - os-
serva Dal Sasso -, tra gennaio e giugno il
Beverage ha limitato i danni, perdendo il
5,6% degli investimenti in adv rispetto al
primo semestre2013».Ma leprevisioni non
volgono al sereno. «Il settore ha risentito
di un’estate caratterizzata da maltempo e
temperature fredde, chenonhannosicuramentecontribu-
ito a spingere i consumi - continuaDal Sasso -. E l’autunno
non promette meglio: il calo di luglio e agosto, infatti,
influenzerà le pianificazioni degli ultimi mesi dell’anno,
dal momento che le minori entrate registrate nei mesi
a più alta stagionalità potrebbero spingere le aziende a
sforbiciare i conti inmateria di comunicazione». Piuttosto
altalenanti sono poi anche le perfomance messe a segno
da Toiletries e Gestione Casa. «Le prime - continua il
manager - hanno archiviato il 2013 in flessione del 2%
rispetto all’anno precedente, quindi nettamente sopra
la media del mercato pubblicitario ferma a -12,3%; nei
primi 6 mesi di questo 2014, però, hanno perso smalto,
facendo segnare un calo del 4,5%, ben più significativo
dell’andamento complessivo che, come detto, si è asse-
stato a quota -2,4%.
Le seconde, invece, pur rimanendo in territorio negativo,
incassano un recupero, passando dal -10% registrato lo
scorso anno al -1,4% messo a segno nel primo semestre
2014».
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IN USA LA SPINTA ARRIVA DAI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
I
grandi eventi sportivi rappresentano un volano importante per il mercato
pubblicitario non solo in Italia. Secondo la società specializzata Kantar Media, infatti,
anche gli Stati Uniti sono sensibili a questo fattore. Lo conferma il fatto che nel
primo trimestre dell’anno gli investimenti in adv oltreoceano hanno raggiunto quota
34,9 miliardi di dollari grazie a un incremento del 5,7%, cui ha contribuito in modo
sensibile proprio il traino assicurato dai Giochi Olimpici invernali di Sochi. Questi ultimi
avrebbero infatti generato una spesa aggiuntiva di 600 milioni di dollari.
+3%
SPESA IN
COMUNICAZIONE
DELL’ALIMENTARE
La top ten delle
aziende che investono
in pubblicità: primo
semestre 2014.
Gli istogrammi non sono
costruiti sulla base di
valori reali, ma indicano
soltanto il posizionamento
delle singole aziende nel
ranking
Fonte: Nielsen
Company