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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
ARGOMENTAZIONI NEI PARERI
VALORE %
Osservazioni conclusive
Ci permettiamo qualche riflessione: la
comunicazione delle holding alimentari,
qualora sia orientata al cibo sano, “non
arriva” al popolo del Web.
Riteniamo che per correttezza si do-
vrebbe parlare di “cibi potenzialmente
dannosi” e che sia scorretto parlare di
“cibi dannosi”, in quanto ogni “cibo
industriale a norma di legge”, come
molto “cibo naturale”, diviene danno-
so se assunto oltre una certa quantità
o con una determinata frequenza, ma
nel presente articolo abbiamo adottato
il linguaggio ufficiale delle Organizza-
zioni e delle Istituzioni che menziona
testualmente “cibi dannosi”. Chi è con-
vinto che il cibo per bambini venduto
nella GDO sia pericolosissimo per la
salute è molto motivato nel diffondere il
proprio parere ed il web è una grande
cassa di risonanza, inoltre un parere
negativo su un argomento così coin-
volgente genera un forte effetto virale.
Siamo solidali con le raccomandazioni
di OMS ed Unione Europea ma non ci
uniamo al processo istituito dalla rete a
produttori e distributori, mettiamo sot-
to accusa cultura alimentare e genitori,
ma quanto analizzato non è il nostro
parere, è il sentiment del popolo del
web domestico, che pur non rappresen-
tando la verità rappresenta comunque
una realtà con cui holding alimenta-
ri e GDO, che ne siano consapevoli o
meno, sono costrette a confrontarsi.
S
92 89
76 75 74
67 66 65 64 59 58 58 57 57 56
48 47
38 37
24 23 22 22 18 18 16
CONTENGONO
ALIMENTI “KILLER”
PROVOCANO TUMORI, OBESITÁ
DIABETE MALATTIE CARDIACHE
CONTENGONO OLI
VEGETALI IDROGENATI
CONTENGONO
GRASSI SATURI
CONTENGONO GRASSI
ANIMALI IDROGENATI
TROPPE CALORIE
TROPPI NUTRIENTI
TROPPO RICCHE
DI ZUCCHERI
TROPPO RICCHE
DI GRASSI
CONTENGONO
ADDITIVI
CONTENGONO
CONSERVANTI
CONTENGONO
COLORANTI
CONTENGONO
AROMI SINTETICI
CONTENGONO
EMULSIONANTI
CONTENGONO
ADDENSANTI
ECCESSIVO
LATTE IN POLVERE
ECCESSIVO
UOVO
CONTENGONO
STRUTTO
CONTENGONO
BURRO DI CACAO
BASSISSIMO APPORTO
PROTEICO
ASSENZA DI FIBRE
ASSENZA DI VITAMINE
ASSENZA DI SALI MINERALI
ADDIZIONATI CON
TROPPE VITAMINE
ADDIZIONATI CON
TROPPI SALI MINERALI
ADDIZIONATI CON
ANIDRIDE CARBONICA
P
er capire meglio questo coro variegato di voci e di opinioni
emerso dall’indagine sul web, è forse utile analizzare il
contesto. Partendo proprio dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità. L’OMS, infatti, stima che siano 45 milioni nel mondo i
bambini in età prescolare obesi o sovrappeso.
Con “alimenti pericolosi per i bambini” l’OMS indica alimenti ricchi
di grassi, in particolare grassi saturi, di zuccheri, di sodio, e/o a
scarso contenuto di minerali e vitamine. Nel progetto dell’Unione
Europea «Children, obesity and associated avoidable chronic
diseases» si stima che oltre il 20% dei bambini in età scolare
abbia sviluppato eccessi di grasso corporeo tali da rappresentare
un fattore di rischio e oltre il 5% sia effetto da obesità. I pericoli
più comuni sono le malattie cardiovascolari , diabete, malattie
dell’apparato respiratorio e tumori, ovvero malattie responsabili
nel 60% dei casi di morti premature. Il decreto legislativo n° 111
del 27 Gennaio 1992, che recepisce la direttiva CEE 398 del 1989,
disciplina rigorosamente sia i prodotti destinati a regimi alimentari
particolari che i prodotti destinati specificatamente ai bambini di età
inferiore ai 3 anni.
Non esiste nessuna restrizione riguardo gli alimenti destinati al
pubblico infantile che abbia compiuto il terzo anno di età.
Esistono raccomandazioni da parte di vari organismi (ONU, UNICEF,
CEE …) ed associazioni, indirizzate a produttori, Stati membri,
sistema scolastico e genitori. La pubblicità alimentare indirizzata ai
minori è messa pesantemente sotto accusa, sono oltre dieci anni
che una task force europea monitora gli spot, ma l’advertising sul
cibo per bambini non è disciplinato.
Gli studi europei sulla pubblicità televisiva di alimenti per bambini
definiti “non salutari” indicano che in Italia un alimento ogni due
pubblicizzato sulle tv domestiche è dannoso per i bambini, (in
Danimarca ed UK si sfiora il 100%). Mentre il mercato domestico
del cibo per bambini di età inferiore ai tre anni è in calo, a causa
sia della diminuizione in assoluto delle nascite, (- 15.000 unità nel
2013 rispetto al 2012), sia della crisi economica, sia dell’aumento
di nascite da madri straniere con tradizioni alimentari differenti (
+ 22 % nel 2013 rispetto al 2012), il mercato del così detto “cibo
spazzatura” sembra tenere ed è addirittura in crescita in alcuni
segmenti. Dobbiamo segnalare che non esistono dati su quanto
junk food sia consumato da bambini e quanto invece da genitori o
adulti.
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