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BEVERAGE & GROCERY
C
on uno sguardo si pos-
sano muovere le mon-
tagne. L’eye tracking è
una tecnologia in grado
di rilevare e tracciare il movimen-
to degli occhi, destinata a entrare
sempre più nella nostra esperienza
quotidiana.
È implementato in alcuni giochi
elettronici, e negli ultimi smartpho-
ne di Samsung ed LG.
I costi sempre più bassi e l’aumento
della precisione di rilevazione inol-
tre rendonoquesta tecnologia ideale
per studiare il comportamento del
consumatore, colto in modo ogget-
tivo nella sua ricerca dell’articolo
che poi acquisterà.
Per un prodotto farsi trovare nello
scaffale per primo è cruciale.
La decisone sull’acquisto avviene
nei primi 10 secondi dal contatto
visivo. Una volta che un prodotto
viene preso in mano, nove volte su
10 è acquistato. In tempi di crisi e
dati gli ingenti costi di sviluppo,
è fondamentale sapere cosa attrae
veramente l’occhio (e il desiderio
d’acquisto) di un consumatore sem-
pre più sfuggente e bombardato da
stimoli e da opzioni diverse. E che
spesso agisce d’impulso.
Macheaspettodeveavereunpacka-
ging e dove deve essere posizionato
sullo scaffale per uscire vincente
dalla competizione?Multinazionali
comeProcter&Gamble, Unilever e
Kimberly-Clark ormai usano simu-
lazioni 3D al computer sia del pro-
dotto sia dello scaffale e li testano
usando la tecnologia eye tracking.
Oggi, l’80% dei nuovi prodotti uti-
lizza in fase di sviluppo una qualche
forma di simulazione virtuale.
EYE TRACKING
Il mondo (retail)
visto con
gli occhi del consumatore
UNA TECNOLOGIA DESTINATA A FAR SEMPRE PIÙ PARTE DELLE NOSTRE
VITE È ORMAI UN COMPLEMENTO IDEALE ALLA RICERCA DI MERCATO
TRADIZIONALE. PER ENTRARE NELLA MENTE E NEI DESIDERI ANCHE INCONSCI
DELL’ACQUIRENTE, E OFFRIRGLI UN PRODOTTO PIÙ “A MISURA”
di Anna Muzio
Ottimizzazione
in-store
Già da un paio d’anno Nielsen condu-
ce anche in Italia ricerche adoperando
questa tecnologia. «Usiamo occhiali
con una telecamera doppia – spiega
Chiara Magelli, Consumer Research
Manager Nielsen -, in grado di coglie-
re i movimenti oculari del soggetto
e il suo campo visivo e di abbinarli.
L’indagine può essere fatta in un
punto vendita reale, o si può ricreare
uno scaffale al computer». Quale ap-
proccio è migliore? «Dipende dall’o-
Le “zone calde” dell’immagine, rosse o arancio,
sono quelle dove lo sguardo si sofferma (maggior numero di visioni) più a lungo