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beverage & grocery
O
rmai il punto di partenza
è sempre quello: la crisi
economica, praticamente
cronica, che trova il suo
pendant in una stagnazione dei con-
sumi sempre più generalizzata. E,
per peggiorare il quadro (se mai ce ne
fosse bisogno) ecco che, accanto a
questi scenari facilmente misurabili e
quantificabili, si sta progressivamente
sviluppando un milieu psicologico
parecchio preoccupante, che spinge
alla non azione e alla non scelta.
Nel timore di un domani assolutamen-
te indefinito e totalmente impreve-
dibile. Per Livio Martucci, Business
InsightsDirector di IRI, è proprio que-
sta componente di emotività sempre
più incontrollata una delle principali
minacce da disinnescare.
Perché è da essa che prendono corpo
sul punto vendita concreti atteggia-
menti di acquisto volti a ridurre e
penalizzare le vendite. «La gravità
della situazione non è trascurabile»-
commenta infatti Martucci. «Già a
partire dagli ultimi seimesi del 2012 si
è registrata una significativa flessione
dei consumi. E il 2013 sembra confer-
mare questa tendenza: all’interno del
Largo consumo confezionato scattano
degli allarmi imprevisti. Emerge infat-
ti che anche la spesa alimentare, che
fino a qualche mese fa, rappresentava
ancora per le famiglie un caposaldo,
ora è stata messa in discussione.
trend di mercato/Lcc
INCRINATO ANCHE L’ULTIMO BALUARDO: QUELLO DELL’ALIMENTARE. PERCHÉ GLI ITALIANI
TENDONO A RIDURRE GLI SPRECHI E RINUNCIANO PERSINO ALLA GRATIFICAZIONE
in collaborazione con
Consumi,
un nuovo
sentiment in agguato