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beverage & grocery
C
on oltre 190 litri di
consumo pro-capite l’I-
talia è tra i primi paesi al
mondo nel consumo di
acqua minerale, esportiamo inoltre
gran parte della nostra produzione
in tutto ilmondoe le acqueminerali
italiane hanno larga diffusione nel
canale ho.re.ca. di innumerevoli
paesi. Nel mercato domestico usu-
fruiamo dell’acqua minerale tra le
meno costose d’Europa e il suo
consumo in Italia è decisamente
radicato nella cultura e nelle abitu-
dini. Eppure nel Web suona il tam
tam di chi vuole boicottare l’acqua
minerale.
Negli ultimi 30 anni il consumo
pro-capite di acqua minerale in
Italia è pressoché quadruplicato;
sia al Centro che al Sud e Isole se
ne consuma più che nelNordEst, al
primo posto per consumo troviamo
il NordOvest; dopo un calo tempo-
raneo ed isolato registrato nel 2011
rispetto al 2010, gli ultimi 2 anni
hanno fatto registrare nuovamente
una crescita delle vendite, ma chi
parla di acqua minerale nel Web
lo fa con pesantissime accezioni
negative nei confronti sia della
produzione chedelladistribuzione.
Gli italiani consumano per oltre
2/3 le acque lisce, per meno di 1/4
quelle frizzanti e per poco più di un
decimo le effervescenti naturali, a
testimonianza che l’acqua mine-
rale non è considerata una “bevan-
da”, una “bibita”, ma è consumata
in quanto “acqua” e ciò è indicativo
della storica abitudine nazionale
a considerarla e consumarla non
in alternativa ma in sostituzione
all’acqua del rubinetto. Ma gli spe-
akers nel Web about acqua mine-
rale sembrano non sentire ragioni.
Segnali di
cambiamento
In molti paesi stranieri, Europa in-
clusa, l’acqua minerale è addirittu-
rauna facility, danoi èdecisamente
una commodity: ad esempio in
Irlanda o in Svizzera una birra na-
zionale alla spina consumata nella
ristorazione costa meno del classi-
co Pet da mezzo litro di minerale;
nel Regno Unito, dove il consumo
pro-capite è inferiore ai 30 litri,
l’acqua nella GDO è acquistata o
per motivi dietetici o salutistici o
per accompagnare gli whisky delle
highlands, quindi è di alto profilo
e costosa.
acqua minerale / Web community
Dalla rete un tam
tam
“contro”
Eppure, stando ai naviganti della re-
te, in Italia qualcosa sta cambiando.
Sicuramente l’attenzione ai consumi
idrici, alla sostenibilità, gioca un
ruolo fondamentale, è alla base della
nuova concezione di acqua minerale
da parte del popolo del Web.
La critica all’acqua minerale si ar-
ticola dettagliatamente in vari capi
d’accusa.
Secondo il popolo del Web la pro-
duzione di acqua minerale destinata
al solo consumo domestico utilizza
tra le 350 e le 400 mila tonnellate di
Pet l’anno, per produrre tale quantità
di bottiglie si bruciano, sempre in
un anno, quasi 800 mila tonnellate
di petrolio e l’emissione di anidride
carbonica conseguente supera il mi-
lione e centomila tonnellate.
Gli internauti segnalano inoltre
come il confezionamento in vetro
dell’acqua minerale sia pressoché
assorbito totalmente dal canale
ho.re.ca., quindi è la Gdo “a scontare
la colpa” del confezionamento in
Pet; (ricordiamo che il confezio-
namento in vetro supera di poco il
15%); per i naviganti della rete non
sono da prendere in considerazione
nemmeno i boccioni (che nel mondo
rappresentano ormai oltre il 35% dei
DALL’INDAGINE DELLE DISCUSSIONI ONLINE EMERGE
UN DATO INATTESO: DI ACQUA MINERALE SI PARLA
SOLO IN TERMINI CRITICI. SOSTENIBILITÀ
E PACKAGING GLI ARGOMENTI PIÙ UTILIZZATI
di Gian Marco Stefanini,
Web-Research
L’attenzione alla sostenibilità è alla
base della nuova concezione di acqua
minerale da parte del popolo del web
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