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beverage & grocery
ben realizzate e di manutenzione
semplificata non bastano, il suc-
cesso dell’impresa è la somma dei
successi della sua clientela. Citiamo
questa azienda in quanto made in
Italy, nel food, non significa solo
prodotto alimentare, ma anche, cosa
molto importante, mezzi di produ-
zione eccellenti. Non basta esaltare
la nostra cucina, occorre capirne i
fondamentali che poggiano su una
visione a 360 gradi del prodotto,
della filiera e del territorio.
Quante aziende italiane sono in gra-
do di proporre all’estero, nei nuovi
mercati, macchine di produzione
di eccellenza? Macchine italiane
progettate da italiani che ne padro-
neggiano tutto il processo sino al
prodotto finale.
Queste aziende vanno incentivate,
sono loro la spina dorsale delmerca-
to potenziale all’interno e all’estero.
All’inizio ho criticato gli incentivi
dati all’industria dell’auto: l’espe-
rienzadimostrachenonsonoserviti,
nonostante l’entità economica inve-
stita. Nel food è diverso: ogni euro
speso contribuisce ad aumentare la
nostra immagine nel mercato mon-
diale e ad affermare l’Italia come
“l’eccellenza”, a tutto vantaggio del
Pil, del turismo, della competitività.
Le risorse dedicate al food non sono
“spese”, sono investite.
Per tornare all’Italia “3 effe”, pos-
siamo essere copiati nel furniture,
lo siamo nel fashion, ma ben diffi-
cilmente potremo esserlo nel food.
Una road map
“Investire per crescere” non è
una provocazione. Non manca-
no esempi in Italia, in particolare
fra le imprese food, di aziende
che anziché arrendersi alla crisi
ed “aspettare tempi migliori” si
sono date da fare e, utilizzando i
mezzi a disposizione, sollecitato
le istituzioni e agito con inventiva.
Il “Biscottificio Cervo” di Biella
ha pensato di affrontare la crisi
investendo nell’innovazione. Al-
bertoGamba, Amministratore, ci ha
descritto i passi che ha fatto e quali
sono le aspettative dalle innovazioni
che saranno proposte al mercato.
«La nostra Azienda ha quasi cento
annidistoria,quandocisiamotrova-
ti di fronteallacrisi abbiamopensato
che sarebbe stato utile lanciare pro-
dotti innovativi anziché forzare sui
prodotti tradizionali … come fare?
Le risorse erano limitate dalla nostra
dimensione, inferiore a 5 milioni.
Un aiuto nel reperimento di risorse
per l’innovazione lo ha dato l’Unio-
ne Industriale di Biella.Ci siamo poi
rivolti al Ceris – CNR di Moncalieri
(To) che ha messo a disposizione
ricercatori per delineare un nuovo
mercato ». Sono occorsi alcuni
mesi per elaborare una strategia
che differenziasse i nuovi prodotti
del Biscottificio; ora si è in fase
di sperimentazione di una nuova
gamma, nell’area nutraceutico -
salutistica. «Ci siamo ricordati di
quando giocavamo con il “Piccolo
Chimico” - continuaAlbertoGamba
- da un lato sentivamo la necessità
di soddisfare le mutate esigenze del
consumatore, dall’altro volevamo
dare ai nostri clienti l’opportunità
di proporre prodotti innovativi in
un mercato che da tempo manca di
innovazione ». Le nuove gamme
consentiranno anche di aumentare
la dimensione dell’impresa e di in-
trodurre nuove linee di produzione.
In vino veritas
E nel mercato del vino, nel quale
alla crisi si somma uno strisciante
calo dei consumi pro-capite? L’As-
sociazione Piccole Vigne del Pie-
monte, parte di un ampio progetto
di Coldiretti Cuneo, sta per lanciare
un nuovo vino che innova sia la pro-
postasia lamodalità imprenditoriale.
«Le Cantine Associate a “Piccole
Vigne” mancavano singolarmen-
te della dimensione che avrebbe
consentito di affrontare mercati
più ampi e, perché no, di esportare
più facilmente il nostro prodotto di
qualità - dichiaraAnnamariaRivetti,
Vice-Presidente dell’Associazione
- non bastava essere associati, occor-
reva qualcosa di nuovo e innovare
nel vino era complesso ». Si è allora
costituito un gruppo di Cantine che
propone al mercato un prodotto
comune, costante nella qualità, in
grado di dare le necessarie garan-
zie al consumatore e, grazie alla
nuova dimensione, di proporre alta
qualità a prezzi accettabili. «Siamo
arrivati alla conclusione del progetto
-continua Annamaria Rivetti - che
sarà presentato nel prossimo mese
di giugno al mercato italiano e ad
alcuni importanti operatori interna-
zionali». L’unione fa la forza è una
costantedellacrescitaedel successo.
Con gli esempi che abbiamo portato
pensiamo di aver rivelato il cammino
delleimpresedisuccessonelfood,che
siamoconvintisiailterminepiùimpor-
tantedell’equazione“territorio,cultu-
ra, tradizione, innovazione =Made in
Italy”, food naturalmente.
B
Scenari
Gamma
La parola d’ordine
è sperimentare.
Un esempio è
quello del Biscotti-
ficio Cervo che ha
lanciato una nuova
linea nutraceutica-
salutistica
Strategie
Il progetto di Pic-
cole Vigne vuole
proporre al consu-
matore alta qualità
a prezzi accettabili
Nel mercato del vino è
fondamentale avere massa
critica per accrescere il
proprio potere contrattuale
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