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BEVERAGE & GROCERY
e favorita da interessi legittimamente opposti, è entrata in vigore in ottobre,
dopo lunghe discussioni e messe a punto. Dopo la sua pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale, è stato emanato un decreto legge di recepimento della
direttiva dell’Unione europea sui ritardi di pagamento che lascia ampio
margine alla negoziabilità delle parti, rispetto alle disposizioni più restrittive
dell’articolo 62. Subito ci si è chiesti se l’Europa avesse prevalenza sull’I-
talia. Non solo, l’articolo 62 ha aperto una falla all’interno degli organismi
di rappresentanza delle imprese, perché Confindustria si è schierata (con
Confcommercio) contro l’articolo 62, mentre Federalimentare, come ha
recentemente rimarcato il presidente Ferrua è sempre stata a favore (per non
parlare di Contromarca, che come associazione ha fatto proprio sin dall’ini-
zio l’articolo 62).
Nel frattempo il sistema ha cominciato faticosamente a fare i conti con la
nuova disciplina. Finché, rispondendo a un quesito posto proprio da Confin-
dustria, l’Ufficio legale del ministero dello Sviluppo economico ha dichiara-
to “tacitamente abrogato” l’articolo 62 che sarebbe “integralmente sostituito
dalla nuova disciplina generale”. A tale parere ha immediatamente risposto
una nota del ministero delle politiche agricole secondo cui “la disposizione
contenuta nell’art. 62 del D.L. n. 1/2012 non può ritenersi abrogata dalla suc-
cessivanormativa” argomentandocheunadisposizionedi caratteregenerale,
per quanto successiva, non può abrogare una legge di carattere speciale.
Un classico esempio di disquisizione giuridica nel solco della tradizione
tramandataci dal diritto romano.
Senonché queste alzate d’ingegno hanno generato ulteriore confusione nelle
imprese che di tutto hanno bisogno tranne che la poca chiarezza e riferimenti
continuamente messi in discussione.
Se poi le aziende hanno capacità strategiche, è giusto che le mettano in atto.
Per questo va dedicata attenzione all’accordo siglato da Conad conUnicredit
a sostegno delle imprese fornitrici, che prevede la disponibilità di 500milioni
di euro per la fattorizzazione del credito dei fornitori di Conad accreditati.
È un accordo che supera le criticità finanziarie generate dall’applicazione
dell’articolo 62 e contemporaneamente le trasforma in una leva competitiva
con una logica di filiera, di cui un’impresa distributiva si fa capofila. Ancora
una volta, siamo di fronte alla dimostrazione che se c’è un obiettivo chiaro,
esistono le soluzioni per raggiungerlo. E questo episodio ci insegna che se
non c’è una logica di sistema a presiedere le cose prima che queste si defini-
scano, le imprese, quelle più proattive, non hanno più il tempo di aspettare
l’intervento riparatorio di chicchessia.
EDITORIALE
Q
uellasull’articolo62èunastoriaistrut-
tiva sulla confusione che regna sotto
il cielo, in questo travagliato perio-
do. Una legge dello Stato, combattuta
Fabrizio Gomarasca
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