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beverage & grocery
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Ap r i l e 2013 :
abbiamo un go-
verno. E adesso?
Non basta per
risollevarci dalla crisi, ma è già qual-
cosa, tanto più in quanto “governo
politico orientato all’economia”.
Parlamento rinnovato con presenza
di giovani e donne, molti neofiti, 18
ministri con un’età media di poco
superiore a 50 anni, un cambiamento
nella nostra gerontocrazia.
Molte sfide da affrontare, una imma-
gine del paese da sostenere. Le cifre
ci spaventano, ma perché poi? Un
artistagiapponesehadetto:«Èmeglio
un bicchiere vuoto che uno mezzo
pieno». Filosofia orientale: se è mez-
zo pieno nessuno ha la tentazione di
riempirlo, se è vuoto, invece sì. Non
possiamo che sperare in un futuro
prossimoincuiiministri,cinquanten-
ni, pensino ai prossimi 20 anni, cosa
faticosa per i settantenni che li hanno
preceduti.
L’Italia è in coda agli altri paesi ma,
nonostante quanto possa sembrare,
ha le risorse per uscire da questa
congiuntura. Basta cambiare atteg-
giamento rispetto al passato e entrare
nelle nostre reali potenzialità, sinora
pocosfruttate, oalmeno inquellearee
del “Paese 3 effe –Fashion, Furniture
& Food” che hanno continuato a
lavorare anche durante la crisi e che
potranno essere buoni strumenti per
una crescita,moderata, positiva.
Cifre sconfortanti
Negli ultimi cinque anni abbiamo
avuto 1,2 milioni di disoccupati in
più.Oltreil38%deigiovaninontrova
lavoro. Secondo l’Istat è disoccupato
chihapersoillavoro,eseillavoronon
lohamaiavuto,comedefinirlo?Oggi
i “senza lavoro” sono quasi 6milioni,
fra i quali 2,7 milioni “disoccupati”,
3,0 milioni “inoccupati” e si parla
di oltre 1,3 milioni di “scoraggiati”
che il lavoro non lo cercano più. Una
congiuntura non semplice per chi si
trova a gestire il paese. Quanto vale
l’economiasommersa?piùdel 25%e
quante tasse stiamo pagando? Si dice
una tassazione del 45%, in realtà più
alta perchémisurata suunPil che non
tiene contodel sommerso.
E se il sommerso vale il 25%il carico
fiscale per chi paga le tasse sale al
60%: Bankitalia stima che la pres-
sione reale sia il 54%. Si spera che
l’Istat diventi più pragmatico e tenga
conto di quanto effettivamente costa
l’apparato fiscale alle famiglie e alle
imprese. È un cane che si morde la
coda, scende il potere di acquisto
delle famiglie, i consumi calano, le
impresenonce la fannopiù, loStatoè
indebitatoperoltre70miliardineiloro
riguardi. Nel primo trimestre 2013 si
sono chiuse 4818 imprese. Ma cosa
significa impresa? In Italia esiste un
“popolo delle partite Iva” che viene
considerato“impresa”mentresitratta
di persone che non avendo un lavoro
Scenari
CRISI E MERCATO: SCEGLIERE L‘IMMOBILITÀ OPPURE REAGIRE? L’OBIETTIVO È SFRUTTARE
AL MEGLIO IL NOSTRO PATRIMONIO INDUSTRIALE
di Federico Boario
Fashion, furniture e food:
le tre “effe” della crescita
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