Beverage_64 - page 7

beverage & grocery
5
certo sono ricorse a questa soluzione
pur di potersi procurare da mangiare:
sopravvivenza e niente più, altro che
“Imprese”.
Onore al merito
AlbertoQuadrioCurzio, economista,
il 21aprile suRadio tre, hadichiarato:
«LoStatodeve sostenere inmodopiù
efficace le imprese che esportano».
Questo è il futuro, che i politici cin-
quantenni potranno comprendere più
di chi, ormai riccopensionato, può fa-
reteoriadellosviluppoedifficilmente
scende sul terreno. È difficile che i
nonni abbiano una chiara visione dei
problemi dei nipoti, èpiùfacilechece
l’abbiano i padri. Un esempio: a più
riprese hanno incentivato l’acquisto
di nuove auto, senza pensare che tre
quarti degli incentivi andavano a
favore di produttori stranieri e non
contribuivano alla nostra economia.
I veri valori dell’Italia sono nel ter-
ritorio, nella cultura, nella creatività
e nel cibo. Il contesto territoriale e la
cultura, se sostenuti, attirano turisti
tutto l’anno e durante un’estate che
nel meridione si prolunga sino a no-
vembre possono offrire tutti i servizi
deigrandivillaggidelMarRosso,con
in più la nostra cucina. La creatività
va stimolata, in tutti i settori. Anche
nel fashion. APerugiaun’impresaha
brevettato un sistema che garantisce
il “made in Italy” e, in piena crisi,
assume personale. Gianluca Mira-
bassi si era chiesto: «Come dimostro
al consumatore la provenienza del
capo che sta acquistando? La legge
sulla tracciabilità non basta, due sole
fasi della produzione fatte in Italia
non significano che il prodotto sia
made in Italy» e così con un chip
adeguato è in grado di dimostrare
a chiunque il rispetto della filiera,
cosa determinante per giapponesi,
coreanierussidispostiapagareperun
prodotto veramente “made in Italy”.
Molti esempi attestano la nostra ca-
pacità di risollevarci. Nel “furniture”
un Consorzio di produttori di Cantù
–circa2500dipendenti–chepropone
l’arredamento degli hotel suggerito
dal Feng-Shui, antica arte geoman-
tica taoista della Cina - sta vendendo
moltobene inNordEuropa, in cui c’è
grande sensibilità a queste dottrine.
Unirsi, faremassacriticaper investire
neimercati, serve.
Capitolo food
A Santa Vittoria d’Alba (Cn) un’a-
zienda che produce macchine per
la lavorazione del cioccolato grazie
alla qualità ne esporta quasi l’80%
e, incredibile, ha grandi clienti nei
paesi del Golfo in cui la temperatura
torrida farebbe pensare a un mercato
del cioccolato poco ricettivo. Ascol-
tando Paolo Selmi, AD della “Selmi
Group” (
si
capisce che l’importante è “andare
oltre la macchina”e consentire ai
clienti di realizzare prodotti di eccel-
lenza artigiana in grado di superare
anche la miglior qualità industriale.
Il segreto è nella formazione del
cliente, nell’organizzazione di corsi
di specializzazione sia collettivi che
singoli, a pagamento, tenuti da Chef
specializzati nel prodotto.
Dove è il marketing? Secondo me
nel fatto che il focus dell’impresa è
concentrato sul prodotto finale, sul
risultato ottenibile con la macchina.
Oltre il B2B, dunque. Macchine
Valori
Territorio, cultura,
cibo e creatività:
questi i punti di forza
del made in Italy
Marketing
Per avere successo
occorre concentrare
il focus dell’impresa
sul prodotto finale,
andando oltre il B2B
Vanno incentivate
le aziende che
progettano
e realizzano
macchine italiane,
progettate da
italiani che ne
padroneggiano
tutto il processo
sino al prodotto
finale.
Un buon esempio
lo fornisce la
Selmi Group,
produttrice di
macchine per la
lavorazione del
cioccolato
1,2,3,4,5,6 8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,...68
Powered by FlippingBook