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FEB. MAR. 2014
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QI NEWS
MEETING CIC, NOVITÀ DI PRIMAVERA
I
l periodico meeting com-
merciale della Coopera-
tiva Italiana Catering si è
svolto nei primi giorni di feb-
braio confermando i risultati
di chiusura 2013 migliorati-
vi rispetto al 2012, pur in un
anno di forte sofferenza del
mercato.
Diverse le novità che presto
saranno a disposizione del-
la clientela. In particolare si
tratta di nuovi formati di fa-
rina per pizza a marchio Qua-
litaly, un nuovo formato da 1
litro in Pet dell’aceto di vino
bianco e rosso a marchio Ta-
vola Viva in sostituzione del
vetro, nuovi sviluppi relativi
ai latticini. L’occasione è sta-
ta anche utile per presenta-
re l’ampia gamma di tagli di
carne ovina per le ricorrenze
pasquali. Ma non di soli pro-
dotti si è parlato.
Nell’ambito del settore dei
prodotti secchi è stata messa
a punto una nuova modalità
di approvvigionamento che
consente di avere un mag-
giore controllo sulla qualità
del prodotto e di ridurre la
supply chain, razionalizzan-
do conseguentemente i co-
sti. Nel settore dei prodotti
a temperatura negativa si è
ribadita, sempre per motivi
di miglioramento della cate-
na di fornitura, la necessità di
rispettare il piano di prenota-
zione degli acquisti.
In chiusura dell’incontro il
vicepresidente Salvatore Za-
nobi ha manifestato, in vista
del prossimo rinnovo delle
cariche sociali, la decisione di
non ricandidarsi per favorire
il turnover con i consiglieri
più giovani, meritandosi un
caloroso applauso da tutti i
presenti.
IL CAFFÈ DEL RISTORANTE RISPETTO
A QUELLO DEL BAR
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U
na recente indagine sul-
le scelte, le abitudini e il
profilodelconsumatore
di caffè, svolta da ApertaMente
per conto dell’Istituto Naziona-
leEspressoItalianoedell’Istituto
Internazionale Assaggiatori Caf-
fè, ha evidenziato che la totalità
dei consumatori promuove il
caffè al bar, anche se in termini
di giudizio gli intervistati sono
scarsamente in grado di valuta-
re la qualità del caffè.
C’è una leggera predominanza
di chi parla di unmiglioramento
rispetto a chi segnala un peg-
gioramento dell’espresso al bar,
ma il 74% non si sbilancia alla
domanda se quello che beve
attualmente sia più o meno
buono rispetto al passato.
Una nota dolente riguarda la
considerazionedelcaffèbevuto
al ristorante. Quasi il 60% ritiene
che quello al ristorante sia peg-
gioredi quelloconsumatoal bar
(il40%“unpo’peggio”,il19%“de-
cisamente peggio”). C’è ancora
molto lavoro da fare, quindi, vi-
sto che gli esperti concordano
sulfattocheilcaffèdebbaessere
meglio considerato dai ristora-
tori, visto che è“l’ultimo ricordo
delpastoconsumatoalristoran-
te che un cliente porta con sé”. E
se è un cattivo ricordo...
Per gli italiani l’espresso è OK, ma non al ristorante
A sinistra la sala dove si è
svolto il meeting Cic e, sotto,
il presidente Italo Nebiolo (a
sinistra) con il vicepresidente
Salvatore Zanobi
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