OTT. NOV. 2013
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M
amme, papà, nonni,
zii e baby-sitter a rap-
porto. Addio alle ce-
ne in casa «perché sai
con i bambini...» e addio ai pranzi
fuori saltati «perché come si fa con i
bambini?»: d’ora in poi a pensare al
comfort delle famiglie ci pensano i
bar e i ristoranti «children friendly».
Cosa significa ristoranti e bar a mi-
sura di bambino? Significa locali con
idee per il gioco e per l’attesa o con
serate promozionali per famiglie, as-
sistenza nella scelta del menu con
personale formato ad hoc e possibi-
lità di pagamento al tavolo. E ancora
locali con menu per bambini, mezze
porzioni, colazioni e merende per
i più piccoli, menu illustrati, infor-
mazioni sugli ingredienti e racconto
sulla filiera. Ma non è finita qui. Per
assicurare pasti sereni a tutte le fa-
miglie sono diversi gli esercizi che
hanno pensato a: seggioloni, adat-
tatori e sedute, piatti, contenitori e
posate per bambini, attrezzature per
l’autonomia in bagno e per scaldare
biberon e pappa, così come hanno
provveduto a una collocazione sicura
dei tavoli, al controllo della sonorità,
ad avere maggiori attenzioni per chi
allatta e a creare un’area parcheggio
per i passeggini. Tutte attenzioni che
si legano all’imprescindibile qualità
dellematerie prime e dei piatti prepa-
rati, e all’altrettanto imprescindibile
rapporto di cortesia e di fiducia tra i
ristoratori, camerieri, baristi e fami-
glie. Norme basilari sempre valide
che ora vengono condite con preziosi
accorgimenti per i più piccoli.
NELLACAPITALE ITALIANA
della
movida, Milano, sono diversi i locali
che hanno ‘colto’ questo business.
Partiamo dal Bim Bum Brunch, il
brunchper famiglieper antonomasia.
Lanciato sei anni fa da “F&De group”,
ha cambiato sede e ora si tiene ogni
domenica da ottobre a maggio alla
IN SALA
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DI MARIA ELENA DIPACE