APR. MAG. 2013
8
ANNIVERSARI
IL CODICE A BARRE
COMPIE 40 ANNI
Il 3 aprile 1973 alcune
industrie leader del largo
consumo si accordarono
per utilizzare un
unico standard per
l’identificazione dei
prodotti, che il mondo
oggi conosce come il
“codice a barre GS1”.
Cominciava così
l’avventura di un piccolo
segno grafico che in
realtà costituisce un
linguaggio globale che
rende possibile ed
efficiente il commercio
mondiale. Oggi, a
quarant’anni di distanza,
oltre 5 miliardi di
prodotti sono scansionati
ogni giorno in ogni
angolo del mondo.
Doggy-Bag elimina gli sprechi
alimentari e fa felice il cliente
S
e la crisi fa cambiare le
abitudini di spesa degli
italiani, che riducono la
quantità di cibo acquistato e
conseguentemente anche gli
sprechi (dal 25-30 per cento
sugli alimentari acquistati, ad
un ridotto 7 per cento, secondo
Federalimentare), anche al risto-
rante può essere utile evitare
di sprecare il cibo avanzato. Un
aiuto in questa direzione arriva
da una coppia di imprenditrici
novaresi che hanno creato, ri-
prendendo quanto si fa normal-
mente all’estero, il Doggy-Bag.
Si tratta di un contenitore con
chiusura, riutilizzabile perché la-
vabile anche in lavastoviglie, ri-
scaldabile in forno a microonde,
che può essere riempito con gli
avanzi del pasto (si pensi alle ce-
rimonie) e viene consegnato al
cliente in un apposito sacchetto
griffato.
«Gli italiani non sono restii ad
adottare un comportamento di
questo tipo - afferma Elisabetta
Bertoldi, una delle due fondatrici
- ma non c’è nulla di male a non
gettare quanto si è pagato».Tan-
to più che, aggiungiamo, oltre
che una conquista di civiltà, per
il ristoratore il Doggy-Bag può
trasformarsi in uno strumento
per differenziarsi e per relazio-
narsi con il proprio cliente inma-
niera nuova. Accanto al Doggy-
Bag, che molti hotel mettono
a disposizione degli ospiti con
animali, è disponibile anche il
Wine-bag, un sacchetto stu-
diato su misura, per il trasporto
comodo e sicuro senza rischiare
che il vino si rovesci. Così il clien-
te può ordinare una bottiglia di
vino senza sentirsi obbligato a
terminarla, per non perdere la
spesa effettuata. Insomma, con
un piccolo investimento, il ri-
storatore può fare davvero una
bella figura. Sul sito doggy-bag.
it tutte le informazioni.
QI news
Apci rafforza il ruolo del distributore
C
ontinua il “Giro d’Italia –
In corsa tra le eccellenze
alimentari”, organizzato
dall’Associazione professionale
cuochi italiani, un’iniziativa che,
partita il 18 marzo nelle Marche,
si svilupperà lungo l’arco dell’an-
no in altre nove tappe in diverse
regioni.
Dopo le Marche, a metà aprile è
stata la volta di Stresa sul Lago
Maggiore, con la collaborazione
di Speca Alimentari, a seguire
Friuli, Valle d’Aosta, Liguria, Tren-
tino. Il 23 settembre è già fissato
l’appuntamento di Torino con la
collaborazione di Nov.al di Or-
bassano.
Il Giro d’Italia vuole essere un
momento formativo per i risto-
ratori ai quali presentare i miglio-
ri prodotti alimentari, bevande,
tecnologie e attrezzature pre-
senti sul mercato. «Per le aziende
partner è anche un importante
momento di ascolto - puntua-
lizza il direttore generale di Apci
Sonia Re - per recepire sul terri-
torio le esigenze di ristoratori e
chef. In questo processo, il distri-
butore ha acquisito man mano
un ruolo prioritario perché di-
venta l’interlocutore principale
degli chef. Noi come Apci ci
interfacciamo con il distributore
per la sua funzione non solo nel-
la selezione dei migliori prodotti,
ma perché è centrale nel trasfe-
rire informazioni e servizi ai risto-
ratori ed è il protagonista princi-
pale nell’accompagnare i cuochi
e i clienti nel loro cammino verso
la ricerca di soluzioni adeguate e
più in linea con le aspettative dei
consumatori».
Anche i temi individuati - bassa
temperatura e celiachia - contri-
buiscono amigliorare l’efficienza
in cucina e consentono di avvici-
nare una clientela che altrimenti
si vedrebbe preclusa la frequen-
tazione del ristorante.
La tappa del settembre scorso in Fiera Milano, ospitata da Host
