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GENNAIO/FEBBRAIO 2015
I naviganti sanno che la marca commerciale
identifica la proprietà del prodotto ma non il
produttore (questo nel 91% dei casi), ritengo-
no che le referenze ad etichetta privata siano
fornite dagli stessi produttori che vendono sui
medesimi scaffali prodotti analoghi (90% dei
pareri intercettati), sanno che la private label
appartiene alla catena anche quando il nome
non coincide (88% delle citazioni). Tutto ciò è
apprezzatonel 96% dei casi dai consumatori che
ne scrivono in rete, qualificando in positivo la
stessa Pl e la catena della GDO cui appartiene.
Segnaliamo che rilevamenti su consumatori
effettuati con metodologie tradizionali hanno
quantificato nel 75% la quota di pareri positivi
riguardo le private label: il popolo del web
è decisamente più orientato alla marca com-
merciale. Gli internauti stimano che acquistare
private label generi un risparmio che oscilla
tra il 25% e il 50 % del prezzo dell’analogo
prodotto di marca industriale; la maggioranza
degli internauti (64%) afferma di risparmiare
tra il 30% ed il 40% rispetto ai prodotti top
(i più cari).
45%
GERMANIA
PER IL POPOLO DEL WEB TALE RISPARMIO È DOVUTO
PRINCIPALMENTE A
(PARERI MULTIPLI):
81%
POTERE DI ACQUISTO DELLA
CATENA DISTRIBUTRICE
78%
ASSENZA DI SPESE
PUBBLICITARIE
64%
OTTIMIZZAZIONE
DELLA DISTRIBUZIONE
47%
Quota media
a volume delle P.L.
in Europa
91%
DEI NAVIGANTI
SA CHE LA MARCA
COMMERCIALE IDENTIFICA
LA PROPRIETÀ
DEL PRODOTTO
MA NON IL PRODUTTORE
90%
RITIENE CHE LA MARCA
PRIVATA SIA FORNITA
DAGLI STESSI PRODUTTORI
DI MARCHI INDUSTRIALI
25%/50%
IL RISPARMIO DERIVATO DAGLI ACQUISTI DI
PRODOTTI A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE,
SECONDO IL PARERE DEGLI INTERNAUTI
64%
DEGLI INTERNAUTI
AFFERMA DI RISPARMIARE
TRA IL 30% ED IL 40%
RISPETTO
AI PRODOTTI TOP
88%
DEI NAVIGANTI
SA CHE LA MARCA
COMMERCIALE APPARTIENE
ALLA CATENA ANCHE SE IL
NOME NON COINCIDE




