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16

GENNAIO/FEBBRAIO 2015

«h

o avuto un sacco di preoccu-

pazioni nellamia vita, lamag-

gior parte delle quali non è

mai successa». Evidentemente

Mark Twain, lasciandosi andare a questa confessione,

cominciava a nutrire seri dubbi sull’utilità di essere pes-

simisti. Ecco, forse proprio per la consapevolezza che

mettersi nei panni di chi vede tutto nero non paga,

molti analisti hanno cominciato a cambiare angolatura.

È questa l’impressione che si ha ascoltando le relazio-

ni tenute da

Fedele De Novellis

di

Ref Ricerche

e da

Angelo Massaro

di

Iri

, durante l’evento organizzato da

Tutto Food. Nessuna censura sui dati negativi. Che non

mancano. Solo che l’afflato è diverso, quasi nostalgico

di un futuro migliore, parafrasando il

Chicago Tribune

.

Ref: l’analisi di De Novellis

Qualcosa si sta muovendo e la congiuntura sembra vi-

rare al bello grazie a un euro più debole (che favorisce

l’export), al crollodel prezzodel petrolio, all’allentamento

della convergenza fiscale che avvantaggia il credito e

riduce i costi della produzione e al

quantitative easing

della Banca Centrale Europea. Tanti tasselli che portano

Ref a prevedere che il prodotto interno lordo aumenterà

dello 0,7% nel 2015 e dell’1,1% nel 2016, che il saldo della

bilancia commerciale si manterrà positivo ed elevato (in-

torno ai 70 miliardi), che il vincolo del 3% nel rapporto

deficit pubblico su Pil sarà rispettato e che l’inflazione

sarà zero quest’anno e 0,7% nel 2016.

E questo nonostante rimanga una forte riserva sull’atteg-

giamento di prudenza fino ad oggi adottato da consuma-

tori e industria: verrà accantonato per dare spazio a nuovi

consumi e a nuovi investimenti? E nonostante un’altra

Se la crisi

allenta la presa…

IDEE

grande incognita: quella della clausola di

salvaguardia secondo cui, se non fosse

raggiunto il rapporto deficit /Pil previsto

dagli accordi comunitari, scatterebbe un

aumento dell’Iva, difficilmente assorbibi-

le, che comporterebbe una preoccupante

contrazione di posti di lavoro.

Iri: le previsioni

di Angelo Massaro

Consumi alimentari in ripresa: ecco la

previsione con cui Angelo Massaro esor-

disce. Per il 2015, infatti, la stima è che il

LCC crescerà dell’ 0,2% a volume e dello

0,6% a valore, che nell’alimentare diventa

0,3 a volume e 0,9 a valore. E in questo

modo, auspica, dovrebbe chiudersi un

biennio nero, che in due anni ha visto

ridursi di oltre 2punti percentuali i volumi

acquistati all’interno del largo consumo

confezionato.

Naturalmente saràuna ripresa condiziona-

ta dal miglioramento del macro contesto,

si svilupperà gradualmente e verrà diver-

sificata in base ai vari comparti. In parti-

colare nell’alimentare secco, (Drogheria

Alimentare) si stima che i prezzi cresce-

ranno leggermente (+0,4%) come risultato

delle pressioni su alcune materie prime

alimentari bilanciate dall’altissimo grado

di concorrenzialità fra impreseproduttrici

Fedele De Novellis

UNA CONGIUNTURA MENO ASPRA PARE PROFILARSI

ALL’ORIZZONTE. MA PER TRARNE PROFITTO SERVONO

GLI STRUMENTI GIUSTI

di Carmela Ignaccolo

@carmelaignaccol

foto di Giulio Ziletti

Angelo Massaro