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GENNAIO/FEBBRAIO 2015
PRIVATE LABEL, UNA STORIA EUROPEA
I
prodotti a marchio continuano a crescere in tutt’Europa, con alterno
successo, ma ribadendo la propria centralità nella politica di tutti
i retailers continentali. I numeri parlano chiaro: se negli Stati Uniti
i prodotti a marchio del distributore nel 2013 hanno rappresentato il
18% del market share totale, nel Vecchio Continente le percentuali
sono più che doppie, tra il 41% di Spagna e Regno Unito no al 34%
della Germania. e al 28% della Francia. In Italia le pl si fermano al
17-18% del mercato Lcc, oltretutto anche i prodotti a marchio del
distributore, da sempre connotati da un favorevole rapporto prezzo/
qualità, nel 2013 hanno mostrato segni di frenata sul mercato italiano
dopo un decennio di crescita ininterrotta.
Con la crisi
si rivedono le politiche
L’analisi Ue rimarca altri due punti im-
portanti: il numero di aziende di marca
fornitrici della Gdo europea è cresciuto
nel periodo considerato, in un range che
va dal +1,7% dell’Italia al +6,4% in Spa-
gna nel periodo 2004-2014, anche se la
crisi ha inciso su questo trend, facendo
comparire, addirittura, il segno meno in
alcuni paesi, tra i quali la Francia (-0,8%
periodo 2008-2012). Anche il numero di
punti di vendita nei quali il consumatore europeo può
avere accesso è cresciuto in media dell’1,6% anche se
la crisi ha determinato una certa ripianificazione nelle
strategie di espansione dei retailer: se fino al 2008
la maggiore crescita di aperture si è avuta in ambito
rurale, dopo le aree urbane hanno visto un’inversione
della tendenza. Inoltre, lo studio Ue svela come lo
sviluppo della distribuzione moderna abbia dato vita a
un fenomeno ambivalente rispetto alla concentrazione
dell’offerta: in particolare, nei 14 paesi che rappresen-
tano l’85% della popolazione europea, vediamo come
la concentrazione della Gdo sia cresciuta in sette stati
membri (Repubblica Ceca, Germania, Finlandia, Porto-
gallo, Polonia, Spagna e Regno Unito) ed è diminuito
negli altri 7 Stati membri (Belgio, Danimarca, Francia,
Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Romania).
Naturalmente, l’apertura di un nuovo negozio conduce
i preesistenti pdv a entrare in competizione tra loro
per offrire più scelta e innovazione sui loro scaffali, ma
chiaramente le politiche di apertura e le dimensioni
e tipologie di negozi sono determinate dall’ambiente
economico (PIL / pro capite e tasso di disoccupazione
nella zona) e sociale, mentre a incidere sull’innova-
zione di prodotto è il fatturato di una categoria di
prodotto. Inoltre, maggiore è il successo commerciale
di una categoria di prodotto, minore è la sua attitudi-
ne all’innovazione, elemento che è stato acuito dalla
crisi economica che ha ridimensionato investimenti in
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