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GENNAIO/FEBBRAIO 2015
Abbiamo bisogno di fatti principali per
valutare le preoccupazioni espresse, in
particolare per quanto riguarda l’impatto
del potere contrattuale e private label di
grandi catene di vendita al dettaglio.
Questo studio fornisce importanti intui-
zioni e apre la strada per il futuro lavoro
in questi settori”. La ricerca è fondata su
dati empirici, con misurazione e raccolta
dati in più di 300 negozi in un ampio cam-
pionedi Statimembri dell’Unione europea
(9), per un lungo periodo di tempo (2004
-2012),eperunagrandevarietàdicategorie
di prodotti (23). Il campione di studio è
rappresentativo per una grande varietà di
situazioni a livello locale in Europa in ter-
mini di tipo di area (rurale contro urbana)
e la ricchezza. Esso copre anche una vasta
gamma di situazioni di concentrazione di
produttori dimarcaa livellonazionale, così
come una vasta gamma di situazioni di
squilibrio tra rivenditori e fornitori.
Cambiano le esigenze,
meno i prodotti
A una visione superficiale, lo sviluppo del modern retail
in paesi caratterizzati da una struttura commerciale an-
cora tradizionale, avrebbe dovuto portare una ventata
di novità su tutto il territorio continentale, in termini
di formula di vendita e di grado di innovazione dei
prodotti stessi, capaci di rispondere ai bisogni degli
europei d’oggi. Basti pensare che i cambiamenti nella
composizione del nucleo familiare, con la tendenza verso
l’invecchiamento della popolazione, l’acclarato interesse
verso il rapporto sempre più stretto tra cibo e salute
(intolleranze, allergie, malattie legate all’alimentazione,
al sovrappeso e obesità) e la nuova consapevolezza
ambientale hanno avuto un impatto sul mercato al det-
taglio di generi alimentari in Europa, con la crescita
di specifiche categorie di prodotti (prodotti freschi,
alimenti biologici, senza glutine ecc).
Inoltre, il nuovo ruolo della donna lavoratrice e i cambia-
menti di ritmo di vita, specialmente nelle aree urbane,
hannoportatoallanascitadi prodotti convenience, nell’ot-
tica di risparmio di tempo, quali piatti pronti, soluzioni
pronte da consumarsi anche sui mezzi di trasporto ecc,
che riducono il tempopassatonella preparazione dei pasti
e lo liberano per altre attività, lavoro o tempo libero. In
realtà, questi duemacro trendsi intrecciano inquesto fran-
gente con i morsi della crisi e la riduzione reale del potere
d’acquisto delle famiglie in tutto il territorio europeo.
SI RIDUCE L’INNOVAZIONE DOPO IL 2008
42.779
46.111
45.041
40.434
43%¹
40%
31%
30%
2004
2006
2008
2010
2012
Total EANs
Total EANs removed
Total New EANs
¹ Quota nuovi codici EAN sul totale dei codici a scaffale
Fonte: EY Analysis su dati Nielsen Opus




