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FEB. MAR. 2017

33

Fai parte di quella scuola che cre-

de sia fondamentale fare degli

errori per capire la vera direzio-

ne. Cosa ti senti di dire in questo

senso a chi approccia oggi questo

mestiere?

Si, per me gli errori sono impor-

tanti, ma so anche che di questi

tempi non ci è permesso perdere

troppo tempo. Avere obiettivi chia-

ri è fondamentale. Da giovanissimo

puoi anche permetterti di vagare

senza meta, ma a un certo punto

devi trovare la direzione giusta.

Gli errori arriveranno lo stesso, ma

almeno avrai un sentiero tracciato

da seguire.

Come ti vedi tra qualche anno?

Spero sempre meglio: ho appena

iniziato!

Sei stato anche giudice in un ta-

lent. A parte le polemiche legate

all’eccessiva esposizione oggi in

Tv di alcuni chef, può davvero

servire un’esperienza di questo

genere?

A me personalmente l’esperienza

è servita. Penso che dal confronto

si cresca sempre e io ho ricevuto

tanto dall’incontro con gli altri giu-

dici, con i concorrenti e con l’intera

produzione.

Ci regali una tua ricetta?

Volentieri. Visto che abbiamo par-

lato di errori, vi regalo una ricetta

nata per sbaglio, dal tentativo di

fare uno yogurt ai porcini. In realtà

i funghi hanno fatto cagliare il lat-

te, producendo un formaggio acido

buonissimo. Da quel giorno lo uso

per fare dei ravioli che accompagno

con una crema di zucca e geranio

al limone.

Per la pasta

90 g semola

10 g di sfarinato

50 g tuorlo

10 g albume

Formare una pasta alimentare.

Stenderla sottile e formare dei

dischi del peso di circa 3 g

Per il ripieno

1 l latte

1 busta fermenti

20 g porcini secchi

Portare a ebollizione il latte

in un tegame, portarlo a 41°

immergendolo in un contenitore

con acqua e ghiaccio, aggiungere

i fermenti e i porcini e invasare in

vaso di vetro. Mettere nel Roner

a 41° immerso in acqua per sei

ore. Una volta coagulato filtrare

per mantenere la parte grassa.

Per ogni raviolo serviranno 13 g

di yogurt.

Per la zucca

Cuocere in forno a 160° per uno

ora e mezza avvolta in carta

alluminio, privarla della buccia e

schiacciarle con una forchetta,

quindi formare una fricassea. Per

ogni tortello serviranno 4 g di

zucca.

Chiudere i ravioli al momento con

dentro il ripieno di formaggio,

cuocere in acqua salata e

scolare. Reidratare il cappello in

un tegame con burro di malga e

una grattata di cassia. Servire su

fondina, decorare con la zucca e

irrorare con il burro. Servire con

una grattatina di cassia e dei

pezzi di geranio al limone.

Raviolo di formaggio con zucca e geranio al limone