FEB. MAR. 2017
28
IN SALA
io utilizzo volentieri la formula del
contratto a chiamata per gli studenti
universitari, che già conosco e che
mi danno determinate garanzie nei
rapporti con i clienti. Loro hanno
una funzione di supporto rispetto
LESCUOLE:UNBACINOPERTIRO-
CINI E SELEZIONE
. Del personale
puòesserepresograzie all’alternanza
scuola-lavoro, uno strumento molto
valido per completare la formazione
dei ragazzi che scelgono leprofessioni
legate all’ospitalità.
E non è detto che in un ristorante
servano solo giovani provenienti da
questo tipo di scuole.
«Credo – sostiene Deidda – che l’al-
ternanza scuola-lavoro possa essere
estesa anche a studenti con un’altra
estrazione scolasticaper rispondere a
esigenze diverse da quelle della cuci-
na, della sala o del front desk. Penso
ai ragazzi dei licei: quelli dell’artistico
possono aiutarci a migliorare l’im-
magine dei nostri locali, quelli del
classico a darci spunti per raccontare
meglio il locale e il menù, quelli del
linguistico possono permetterci di
rivolgerci a clienti internazionali...
io credo molto in questo tipo di ap-
proccio per migliorare l’offerta del
ristorante e la sua immagine».
Purtroppo però anche l’impiego di
tirocinanti ha dei vincoli. «Per una
piccola struttura – precisa Musacci –
è praticamente impossibile prendere
questi ragazzi, perché la legge impone
chesipossaaccoglierealmassimouno
studente in tirocinioogni 5dipenden-
ti. E nel nostro Paese non sono molti
i ristoranti con oltre 10 dipendenti...
all’estero questo vincolo non c’è, ecco
perché è cosi facile trovare ragazzi
italiani nei locali pubblici stranieri».
Il ruolo delle scuole
Gli Istituti Alberghieri sparsi sul territorio
nazionale sono il bacino preferenziale da cui
attingere per i ragazzi da inserire in tirocinio.
«Le scuole alberghiere sono Istituti di tipo
professionale – spiega a questo proposito
Francesco Antonio Malaspina, dirigente
dell’IPSEOA Carlo Porta di Milano. Abbiamo
uno stretto legame con il territorio e persino
nelle attività di orientamento al lavoro
partecipano ristoratori, albergatori, e docenti
universitari. Questi incontri permettono agli studenti di prendere
maggiore coscienza della realtà dell’attività lavorativa e attraverso gli
stage perfezionano la loro preparazione professionale. L’alternanza
scuola-lavoro nel nostro istituto faceva parte dell’attività formativa ancor
prima che entrasse in vigore la legge della “Buona scuola”. Ogni anno
inviamo circa 830 ragazzi degli ultimi tre anni in stage. Lavoriamo con
quasi 280 aziende e i nostri studenti fanno pratica persino all’estero.
Nell’ultimo triennio gli studenti svolgono non meno di 600 ore di
alternanza scuola/lavoro. Se non avessimo questo rapporto continuo
e privilegiato con il territorio non raggiungeremmo la nostra mission.
Durante l’anno gli studenti partecipano a numerosi eventi organizzati
da enti e istituzioni e li accompagniamo anche nei tirocini post-diploma.
Questo approccio funziona: a noi si rivolgono numerose aziende, anche di
grosso calibro, per selezionare il personale da inserire in sala e in cucina
e negli alberghi. Il nostro tasso di occupabilità è alto: il 78% dei nostri
studenti trova un impiego entro un anno dal diploma e il 18% segue con
profitto l’università. La Fondazione Agnelli, attraverso Eduscopio, ci colloca
al primo posto fra gli istituti alberghieri per tasso di occupabilità degli
studenti che conseguono il diploma di superamento dell’esame di Stato
all’istituto “Carlo Porta” di Milano».
Francesco Antonio Malaspina
al personale più stabile».
Per i potenziali giovani dipendenti
si può optare per l’apprendistato,
che offre vantaggi dal punto di vista
contributivo e costituisce un valido
percorso di formazione.




