FEB. MAR. 2017
27
Outsourcing:
una possibilità poco usata
L’alternativa all’assunzione diretta potrebbe essere quella di affidare
la gestione del personale a enti terzi, come le cooperative. Questa
pratica, molto comune in altri settori, non lo è nella ristorazione,
quantomeno in quella più tradizionale.
«Il personale è un asset troppo importante per un pubblico esercizio –
sostiene Matteo Musacci – ed è difficile lasciare che siano altri a sceglierlo».
«A me capita di far ricorso alle cooperative – prosegue Giancarlo
Deidda – solo in caso di eventi particolari, non nella continuità perché
preferisco sempre avere il controllo diretto dei dipendenti nella
gestione quotidiana della mia attività».
prevedibili nell’arcodella settimanao
della stagione: fine settimana, festivi,
infrasettimanali, giornate come S. Va-
lentino…C’è poi il contratto a tempo
determinato, che dura per esempio
l’arco di una stagione, per arrivare a
quello a tempo indeterminato, ideale
per gli elementi dello staff che costitu-
iscono lo “zoccolo duro” e che hanno
magari funzione di responsabilità e
di gestione del personale avventizio.
«Per esempio – racconta Deidda –
ha un limite di massimo di 2.000
euro a lavoratore ».
Nelle zone turistiche, dove la sta-
gionalità è molto forte, il voucher
può essere usato anche con finalità
differenti. «Oltre a usarlo per il per-
sonale da assumere per i picchi di
attività – racconta Giancarlo Deidda,
Presidente Fipe Sardegna e Vice Pre-
sidente Fipe, e titolare dei ristoranti
Dal corsaro e Dal corsaro al mare
a Cagliari – li utilizzo anche all’ini-
zio della stagione, quando il tempo
è ancora incerto e una giornata di
sole o di pioggia possonomodificare
notevolmente l’afflusso di avventori.
In questa parte dell’anno il voucher
diventa uno strumento per valutare
sul campo il personaleda inserirepoi
nel pieno della stagione, attraverso
contratti più strutturati».
Tra i contratti di assunzioneveri epro-
pri il più flessibileèquelloa chiamata,
usato per gestire i picchi di lavoro




