FEB. MAR. 2017
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Moroni la passione per le materie
prime e per la continua ricerca. Da
Massimiliano Alajmo il concetto di
gioco, di una cucina che va oltre
grazie al pensiero.
Hai detto in una intervista che
per te sedersi a tavola non serve
solo a sfamarsi ma anche a riflet-
tere. E a meravigliarsi. Vogliamo
spiegare questo concetto?
Quando io mi siedo a tavola quello
che mi aspetto è di provare emo-
zione. Quello che mi interessa è il
gioco dei contrasti, la ricerca che
è stata fatta, capire dov’è arrivato
il lavoro dello chef.
Oggi per essere annoverati tra i
‘top chef’ i cuochi sono chiamati a
spingere al limite la propria creati-
vità, osare in ogni scelta e correre
contro il tempo. È davvero così?
Per me il difficile è uscire dal banale.
L’essere innovativo a tutti i costi
non è sinonimo di grande cucina. Ci
sono cuochi meravigliosi che fanno
cucina classica.
Parliamodi AquaCrua, un ristoran-
te che ami definire trasparente…
Aqua Crua è un ristorante che ho
creato a mia immagine e somi-
glianza, quindi posso dire che mi
assomiglia molto. Io, nel bene e
nel male, sono una persona molto
trasparente, che dice sempre quello
che pensa. Anche Aqua Crua è così:
trasparente e autentico.




