Alcune “colorate” proposte di Nardi e Scab Design
Trattoria “da Teo” a Trastevere
AGO. SET. 2016
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PRIMO PIANO
PUNTARE SUL VERDE.
Piante ver-
di e fiori sono un elemento portante,
da usare per la separazione dello
spazio esterno e non solo.
Il verde può anzi essere usato come
elementocaratterizzante, giocandosu
piante aromatiche e addirittura ortag-
gi che richiamano a una cucina che
punta molto sui vegetali. Si possono
sfruttarepiantemenobanali del solito
pitosforo,mache richiamano lacucina
tipica del ristorante: una limonaia per
unsicilianoociliegi eaceri rossi perun
giapponese. “A volte con poco sforzo
si possono sfruttare deliziosi cortili
interni, terrazze e tetti abitabili” dice
Baldi. Una tendenza che sta andando
per lamaggiore a Londra eNewYork,
dove semprepiù spesso si vedonoorti
urbani epareti verdi, che sottolineano
una filosofia vegetariana o comunque
attenta alla sostenibilità.
5 punti da tenere in considerazione
I consigli della NRA, National Restaurant Association americana
•
Create un rifugio in un cortile interno, se possibile con un pergolato.
Non è necessario offrire viste panoramiche, si può anche dare un
riparo dalla vita frenetica di città.
•
Organizzate un happy hour all’esterno specialmente nei giorni
molto caldi, quando i clienti tendono a scegliere gli interni con
aria condizionata.
•
Se non avete un cortile o spazi esterni, pensate al marciapiede
davanti all’entrata. I tavoli sul marciapiede sono l’ideale nei centri
storici con grande movimento di pedoni.
•
Testate la reazione dei vostri clienti senza partire subito con una
ristrutturazione completa. Assicuratevi che la vostra cucina riesca
a gestire l’aumento di richieste e che i camerieri riescano a seguire
i tavoli in più.
•
Proprio come gli interni di sala, gli esterni andrebbero rinnovati
ogni cinque/sette anni per mantenere un aspetto contemporaneo.
Se siete in una zona particolarmente calda potreste utilizzare un
sistema di raffreddamento esterno (come nebulizzatori ad acqua)
o grandi ombrelloni per aumentare l’ombra.




